Commenti a Inter-ferenze
pieghevole mensile di arte e architettura
redazione: via dei pepi 10, 50122 Firenze
e-mail: inter-ferenze@hotmail.it
su press/letter e Spazio-Architettura
Il coraggio e l’intransigenza morale sono virtù delle quali pochi
possono
godere. Se esse sono incarnate da uno studente che lotta all’interno
di una facoltà universitaria, il tutto assume ancora maggiore rilievo e importanza.
Giovanni Bartolozzi ha intrapreso l’ennesima iniziativa – INTER-FERENZE,
un giornale fatto con pochissimi mezzi in formato pieghevole – che,
con intelligenza, è destinata ad essere un pungolo critico e un’occasione
di confronto capace di incuriosire, coinvolgere, appassionare gli studenti
attraverso la costruzione di un dibattito sempre più urgente all’interno
della facoltà stessa. Quale il motivo di questa iniziativa?
Il terzo convegno sull’identità dell’architettura italiana organizzato da un gruppo
di docenti che, come i due anni precedenti, ripropone lo stesso tema anacronistico,
ingenuo e inconsistente da tutti i punti di vista, gli stessi ospiti, gli stessi relatori
(forse nel nome dell’”identità italiana” da conservare). Quando verrà distribuita
la rivista che, tra l’altro, ospiterà due interventi di Fabrizio Violante e Sandro Lazier?
Proprio in occasione del convegno, e sarà a disposizione di tutti, gratuitamente.
Si poteva pensare un’iniziativa più incisiva e coraggiosa?
Diego Caramma
Che dire? Giovanni Bartolozzi dopo essere stato attivo nel fare praticamente
con le sue forze un convegno su Zevi nel 2001,dopo aver scritto un bel libro su
Leonardo Ricci, dopo essersi impegnato in molti modi per risvegliare dal
colpevole torpore tipologico buona parte dell'accademia fiorentina, ci sorprende
con un'iniziativa diretta, semplice, giusta e coraggiosa.
E' un atto di protesta contro i rassembalment accademici italiani che sotto il
vacuo termine "identità" tentano di stringere le maglie del potere
baronale e di operare qualche sortita in un mondo della ricerca e dell'impegno
dell'architettura che li ha ormai esclusi. Rimangono ostaggi di questo sistema
soprattutto gli studenti, costretti a cercare piccoli maestri fuori dall'università,
o all'estero. Che uno studente potesti, che faccia un foglio a sue spese,
che dica "no" esponendosi in prima persona ci fa sperare che l'identità critica,
l'unica che abbia un senso, non sia scomparsa.
Voglio dire chiaramente: io sono con i Giovanni, io cerco e cercherò di sviluppare
sempre la presa di coscienza critica degli studenti perché credo che qui sta
il cuore della educazione e della cultura.
Prof. Antonino Saggio
La scorsa settimana, seguendo la trasmissione di Rai3 “W la ricerca”,
ho definitivamente preso atto di quanto tempo investono inutilmente tutti coloro
i quali, attraverso la ricerca e l’insegnamento, s’impegnano attivamente all’interno
delle università italiane. Tra l’assoluta mancanza di fondi economici e i giochi
tra i cattedratici per dividersi i posti da associato o ordinario (a partire dalla
formazione dei commissari di commissione: è di pochi giorni fa l’apertura di
un’inchiesta del genere a Firenze), il futuro delle
nostre università non sarà certo roseo.
Descrivere
la situazione è abbastanza facile, semplicemente perché non c’è altro
da dire se non che la meritocrazia è qualcosa di assolutamente sconosciuto.
Aggiungere altro non serve: non riconoscere la meritocrazia significa infatti
essere
succubi di clientelismi e nepotismi vari.
Ma
come ribellarsi? Denunciando? Sì, certo, sperando poi che la giustizia
faccia il suo regolare corso e che gli “amici degli amici” del denunciato,
pentiti del loro passato, evitino ritorsioni contro chi ha voluto esclusivamente
difendere
i propri diritti.
Ci
vogliamo credere? O forse è meglio solo sperarci…visto e considerato che in
Italia
c’è chi, nonostante venga arrestato e condannato per reati legati agli interessi privati
e al clientelismo, siede tranquillamente tra gli scranni delle
amministrazioni.
Dunque,
come cambiare l’andazzo all’interno delle università? Ciascuno di noi
con il proprio contributo: la nuova iniziativa di Giovanni Bartolozzi, con la pubblicazione
del mensile “Inter-ferenze” è uno di questi.
Riportiamo
di seguito la presentazione dello stesso Bartolozzi.
Prof. Paolo Ferrara
Una rivista gratuita fatta, con pochissimi mezzi e in formato pieghevole,
un "mini-mensile" -scrive l'ideatore e curatore Giovanni Bartolozzi - nato
per la facoltà di architettura di Firenze.
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