Arti
e architettura nel nuovo paesaggio digitale
Conferenza
del Prof. Antonino Saggio
per
Fabbrica Europa, Firenze
Il panorama digitale che contraddistingue le ricerche di avanguardia dell'ultimo decennio sfuma i confini,
sovrappone
i contorni, mescola le tecniche e gli statuti delle diverse discipline.
Le ricerche artistiche si fanno spazio abitabile, ma anche le ricerche architettoniche contemporanee
prendono
le tensioni emotive e sensoriali delle altre arti.
e mobile tra arte e architettura che pone l'ambiente digitale al centro della riflessione è il tema della
conferenza di Antonino Saggio che prende spuntodall'installazione del Giardino Sonoro, La Limonaia
dell’Imperialino
di Lorenzo Brusci e Stefano Passerotti.
- martedì 24 maggio ore 12.00 visita guidata da Lorenzo Brusci al Giardino Sonoro_ La Limonaia dell’Imperialino.
- martedì 24 maggio ore 16.30, conferenza Arti e architettura nel nuovo paesaggio digitale presso la facoltà di
architettura di Firenze, plesso didattico di Santa Verdiana, Piazza Ghiberti 27, in aula 1.
Presenta
Maurizia Settembri (Fabbrica Europa)
Modera
Marco Brizzi (Direttore di arch’it)
Interviene
Lorenzo Brusci (Il Giardino Sonoro)
Relatore
Antonino Saggio (“La Sapienza” di Roma )
Antonino Saggio, architetto e professore di architettura a La Sapienza di Roma ha tenuto conferenze in Europa e
negli Stati Uniti sui vari aspetti della ricerca digitale. Ha fondato la collana Internazionale di volumi "La rivoluzione
Informatica
in Architettura" e pubblicato numerosi studi e sull’architettura
contemporanea.
Lorenzo Brusci, laureato in filosofia ed esperto di musica contemporanea. Nel 1993 ha fondato il gruppo di ricerca
musico-gestuale Timet - www.timet.org - e nel 2004 ha fondato con il garden designer Stefano Passerotti il team
di environmental design Giardino Sonoro La Limonaia dell'Imperialino - www.giardinosonoro.it -. Le implicazioni
espressive, architettoniche ed industriali del suono immersivo sono il principale obiettivo della sua attuale ricerca.
Giardino Sonoro _La Limonaia dell’Imperialino
Via
Poggio Imperiale, 23
50125
Firenze
t
+ 39 0552298721
f
+ 39 0553909083
Fa
Tel
+39 055241962 fax +39 0552479757
e-mail
direzione@fabbricaeuropa.net
web
www.fabbricaeuropa.net
Io ricordo le macerie, il fango, l’oscurità, il battere della pioggia sulle tende, la febbre che era negli occhi dei sopravvissuti, una sera di vent’anni fa; ricordo la veglia che sotto il segno dell’Indignazione, abbiamo fatto tra le macerie due anni dopo lo sciagurato avvenimento: mi resta indimenticabile il discorso di Carlo Levi, nella notte gelida, tra le luci vacillanti. E c’era anche Renato Guttuso, che in un paio di abbozzi e in un grande quadro lasciò precisa e drammatica immagine di quella veglia.
Leonardo Sciascia, Gibellina,
15 gennaio1988
Firenze 18. 01. 05 Presentazione del libro Te la do io Brasilia di Mario La Ferla.
- ore 16.00, Facoltà di architettura, plesso didattico di S. Verdiana, aula 1 – Piazza Ghiberti
- ore 21.00, presso la libreria Edison di Firenze – Piazza della Repubblica
Con interventi di: Mario La Ferla, autore e giornalista; Paolo Ferrara, Politecnico di Milano; Sandro Lazier, direttore di “Antithesi”; Emanuele Piccardo, direttore di “Archphoto”; Franco Porto, presidente In/Arch Sicilia; Giovanni Bartolozzi, rappresentante degli studenti, facoltà di architettura di Firenze.
Il 15 giugno 1968 il terremoto sconvolge la Valle del Belice. Mentre la ricostruzione parte tardi e male si afferma l’idea di ricostruire Gibellina 18 Km più in basso rispetto al paese distrutto dal sisma. La città deve essere speciale, nuova, capitale dell’arte moderna, altro che paese rifatto sulla misura di quelli antichi. Così la gente del Belice – invece di acqua, luce, strade, scuole e centri sociali e culturali – vede sorgere edifici scandinavi, boulevard parigini, chiese stile islamico e una infinità di monumenti-opere d’arte. A distanza di tanti anni, dopo enormi investimenti, Gibellina è una città incompiuta, soprattutto invivibile, simbolo dell’intera Valle del Belice, dell’intera fatiscente ricostruzione.
Martedì 18 gennaio ’05
- Ore 16.00, Facoltà di architettura di Firenze, incontro culturale dedicato alla ricostruzione della piccola città siciliana Gibellina “nuova”, attraverso il racconto del “giornalista-detective” Mario La Ferla. L’incontro avrà inizio con una breve presentazione agli studenti e proseguirà con gli interventi dei relatori, tra cui l’autore del volume Te la do io Brasilia, da cui l’incontro prende nome. L’iniziativa è aperta e dedicata principalmente agli studenti della facoltà di architettura, affinché comprendano le reali problematiche legate all’intera ricostruzione di una città. Gibellina, una città azzerata, rasa al suolo e ricostruita. Una città che non ha più storia, silenziosa, vuota, quasi metafisica ma piena di opere d’arte e di architetture d’autore. Qual’è dunque il compito dell’architettura e dell’arte contemporanea nella nostra società? Cosa pensano i cittadini di Gibellina delle infinite e astruse opere d’arte che gli artisti hanno disseminato tra le vie della nuova città? Quali sono gli obiettivi principali, primari, per la ricostruzione di una città?
A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere assieme ai relatori e attraverso un dibattito aperto agli studenti e a tutto il pubblico presente.
- Ore 21.00, Libreria Edison di Firenze, presentazione del libro Te la do io Brasilia, con la presenza dell’autore, Mario La Ferla e brevi commenti dei relatori.