Autore: Antonino Saggio, La
Sapienza
Web: http://www.arc.uniroma1.it/Saggio
Email Antonino.Saggio@Uniroma1.it
ANTONINO SAGGIO
Corpi vs Corpo. La personalizzazione dell'ambiente e dell'architettura nella nuova dimensione digitale
L'intervento vorrà sottolineare tre tesi.
- A. La differenza tra una pratica di ricerca tutta "estetica" e quella che disciplinarmente contraddistingue il nostro fare. Rivendico la specificità del lavoro dell'architetto, particolarmente in questo momento di confluenza tra aree diverse. Ricordare questa specificità (che vuol dire ricordare la "responsabilità" etica e sociale verso gli altri e non solo verso se stessi) può in questo contesto problematico far convergere la tesi nella formula: «sì "ai corpi" no, mai, "al corpo"».
- B. La seconda tesi individua la differenza storica tra una fase protesa alla standardizzazione, serializzazione, tipizzazione delle soluzioni di un sentire "industriale" e meccanico e l'epoca di personalizzazione e individualizzazione dei prodotti della fase "informatica" e digitale. Il ragionamento muove verso la formula « No alla giungla, si agli orizzonti ». Il "problema" di nuovo dei corpi e "mai" del corpo si allaccia in questo contesto al tema della città per rivendicare l'antizoning, il risarcimento naturale, la plurifunzionalità, le aree di frangia, il molteplice, l'ibrido, il magmatico, l'urbanscape.
- C. in Appendice un contributo, come si dice, di
"informazione" (se non scientifico). Insomma un caso studio da porre
all'attenzione. La tesi è "No oggetti, ma soggetti; verso un mondo di trasmettitori di informazione". Alcuni dei materiali del Corso di Progettazione Assistita (vedi illustrazioni) saranno brevemente presentati per fornire alcune "sostanze" di prima mano per una discussione basata su come un consistente campione di soggetti-studenti architetti vede il proprio corpo.
NB.
L'ordine e la struttura e l'intreccio potrà essere invertito per reagire in maniera diretta all'evolversi del convegno.
Filmati quicktime dell'intervento
Corpi vs Corpo. La personalizzazione
dell'ambiente e dell'architettura nella nuova dimensione digitale.
L'intervento vorrà sottolineare tre tesi.
- A. La differenza tra una pratica di ricerca tutta "estetica" e quella che disciplinarmente contraddistingue il nostro fare. Rivendico la specificità del lavoro dell'architetto, particolarmente in questo momento di confluenza tra aree diverse. Ricordare questa specificità (che vuol dire ricordare la "responsabilità" etica e sociale verso gli altri e non solo verso se stessi) può in questo contesto problematico far convergere la tesi nella formula: "sì "ai corpi" no, mai, "al corpo"".
Taut Kiesler Vs Gropius Mies
- B. La seconda tesi individua la differenza storica tra una fase protesa alla standardizzazione, serializzazione, tipizzazione delle soluzioni di un sentire "industriale" e meccanico e l'epoca di personalizzazione e individualizzazione dei prodotti della fase "informatica" e digitale. Il ragionamento muove verso la formula " No alla giungla, si agli orizzonti ". Il "problema" di nuovo dei corpi e "mai" del corpo si allaccia in questo contesto al tema della città per rivendicare l'antizoning, il risarcimento naturale, la plurifunzionalità, le aree di frangia, il molteplice, l'ibrido, il magmatico, l'urbanscape.
- C. in Appendice un contributo, come si dice, di
"informazione" (se non scientifico). Insomma un caso studio da porre
all'attenzione. La tesi è "No oggetti, ma soggetti; verso un mondo di trasmettitori di informazione". Alcuni dei materiali del Corso di Progettazione Assistita saranno brevemente presentati per fornire alcune "sostanze" di prima mano per una discussione basata su come un consistente campione di soggetti-studenti architetti vede il proprio corpo.
Esperimento In Collective/Connective Intelligence
Think about it. Questa composizione è stata
inserita in uno spazio di accesso "rallentato", ma pubblico per circa 50
giorni. E' stata oggetto delle interpretazioni più
disparate e creative. Quale è la vostra? Invia una ipotesi
4. Compenetrazioni/Cristina...mi viene in mente un tentativo
di dialogo (o compenetrazione?) tra un' architettura
razionale e una organica....cristina <stefaniadelre@tin.it>
6. Grande Mela/Paolo-MichelaL'architettura della Grande mela:
la mela è una metafora di New York.
Il vetro rappresenza l'imponenza dei grattacieli che la imprigionano,quasi privandola dell'ossigeno.wind <pdgwind@inwind.it>
7. Bacon/Grifantini
Scatola di vetro come RING di BACONIANA memoria, all'interno della quale si sviluppa la tragedia della vita e del suo disfacimento.lorenzo grifantini <lollox73@hotmail.com>
8. Dome/Sodini
A Londra hanno creato il millennium dome, questo non è altro che il
millennium squared della big apple (NY)Sodini Massimo <sodini.m@microelettra.it>
9. Steve al cubo/De Gennaro
It is that.Potremmo giocare molto con richiami fantasiosi vicini e lontani.
Dalla cupola sulla Grande Mela alla Mela del Grande Peccato.
Ma tutto questo è ricamare centrini.
In verità la Sua Silenziosa Composizione è un OMAGGIO.
A Steve Jobs.
Alla Apple.
Un Apple è stato il suo primo Computer.
Un Apple è il computer con cui lavora oggi.
E' su e con un Apple che ha fondato la Sua Costruzione.
Il debito culturale è grosso.
E non solo il Suo.
Ed oggi l'Apple è alla Maturità.
Non è più una Mela Verde.
Una maturità tecnologica che ha la Dignità di mostrarsi.
La Trasparenza cristallina di una intrinseca Verità raggiunta.
La Modernità che prende Coscienza di Nuovi Valori.
Una Nuova Sostanza che nonostante la riduzione a meno di un palmo, eleva la
sua Potenza.
E' per questo che la Sua Mela è al "Cube"Vincenzo De Gennaro <vindeg@tiscalinet.it>
10. Scully/Meo...l'empatia e l'individuazione dei segni sono entrambi
riflessi condizionati , risultato di specifiche esperienze
culturali.I due modi di apprendere e dedurre la realtà
esterna sono complementari l'uno all'altro ed entrambi
contribuiscono in vario modo a dar forma a tutte le
opere d'arte e a percepirle. (Vincent Scully)Vedo L'architettura che ingloba la natura.
Vedo Mies van der Rohe e P.Johnson, O.M.Ungers,Purini.
Vedo me chiuso in una stanza al computer.
Vedo un tipo di isolamento.
Vedo una chiara assonometria.
Vedo un cuore.
Vedo una mela sottovetro.elektro <cmeocol@tin.it>
11. Magritte/Cecipubblicità per il CUBE della APPLE con scritto
" CECI N'EST PAS UN POMME "fabio <fabio.ceci@libero.it>
12. Cube/Antonio Jobs Spedicato
Mr. Saggio, from this image i feel your interest for my last son (the G4 in the photo below) and this surely makes me very proud.
Great ideas often starts from little sparks, or better, as you say, from "balls" thrown; i'm referring to your speech about the concept
of "trasparenza", 'cause this is really what our transparent case wants to communicate.
Nowadays, (i hope you agree) advertising is no more assertive: who is talking is the BRAND and the metaphoric story told by the picture.
The message in background is something that everyone can customize as he wants: this photo, for example, can be correctly linked to a
message like "save the nature" or better "stop biotechnology", but this is only my personal choice (maybe) related to my muccapazza syndrome.
Saluti.
Steve Jobs
P.S. Can you send me some fiorentina steaks? I heard you know Spedicato, isn't it?ANTONIO SPEDICATO <a_spedicato@hotmail.com>
Solo dopo Aver Votato leggi questoIl piccolo vetro/ Saggio
Dovevo comprare un Apple Cube, ma i denari per questo erano finiti. Ho rimosso l'assenza con un pezzo "a reazione". A me sembrava evidentissima, l'interpretazione, ma non lo era affatto. Le persone che vedevano la piccola oeuvre davano interpretazioni fantasiose e geniali, comunque diverse dalla mia. Ho scoperto che queste seconde interpretazioni erano per me molto preziose.
Ho messo il tutto sul web e trasformato in sondaggio. E' un tripo salto nell'aria che aspetta ancora un vostro e/o mio riflettere sul tema dell'interpretazione.
Comunque "i dati" di questo esperimento sono qui a disposizione di tuttiAntonino Saggio <saggio@uniroma1.it>
Il vincitore del concorso "What Is it" è per AS Fabio Ceci con
pubblicità per il CUBE della APPLE con scritto
" CECI N'EST PAS UN POMME "Roma, 3 aprile 2001
Alcune appendici
Questa composizione la conosco bene perchè sono stata un intero pomeriggio a giocarci ,a mò di antistress in attesa dell'esame di arte dei giardini.Stava ,infatti ,abbandonata su un mobile del soppalco del dip.di prog.,e tutti ci chiedevamo che cosa mai fosse......Siamo arrivati a pensare ad un mega ghiacciolo alla mela ,a qualcosa di fresco,o all'allestimento delle vetrine di Prada,che sono identiche (dentro ai cubetti di ghiaccio ci sono le scarpe,le borse).....,e......qualcuno ha ipotizzato anche un esperimento di ottica.
.....spero che questa testimonianza le sia utile....dal momento che nessuno sapeva perchè ,come ,quando,da chi fosse stato messo lì.....e le percezioni e le interpretazioni dipendono molto,in fondo,dalle nostre aspettative ........
iolanda fortunato "Iolanda Fortunato" <30061792@infinito.it>
Il lavoro sull'Icona del Corso
ERGV http://ergv.interfree.it/saggiohomepage.htm
http://www.arc.uniroma1.it/Saggio/DIDATTICA/Cad/2001Cad/indir.Html
Dal Cavolo agli Autoritratti
http://www.arc.uniroma1.it/Saggio/FromMyDesk/MatAutoritratti/Auto.Html
Interpretazione Scientifica di un test significativo a Cura di L. Matulli Vai
Un test Scientifico
Esperimenti Piccoli/Medie/Grandi/ExtraGrandi