Graduation Thesis/Tesi di Laurea
SILVIA LA PERGOLA
Advisor A.
Saggio
"Dalla Trinità
dei monti all’ex Porto di Ripetta.
Nuovi percorsi tra natura e artificio"
Univ. La Sapienza Roma 2000
Tesi di analisi critica, categorizzazione concettuale e ricerca meta-progettuale
La tesi nasce come indagine critica e teorica in rapporto alle vicende che a Roma hanno investito l'area della Ara Pacis con il progetto del Museo progettato e costruito da Richard Meier e il concorso per la sistemazione urbana della piazza disegnata da Morpurgo negli anni Trenta. Scopo della ricerca non è immediatamente progettuale ma è individuare ambiti di interesse, categorie concettuali e operative che aprano una possibilità alla progettazione urbana che non sia artificiosamente limitata al lotto ma investa un ordine più ampio e complesso di ragioni. Le indagini che muovono lo studio vedono innanzitutto la definizione di un'area di interesse nel settore che va dall'ex Porto di Ripetta alla Trinità dei Monti. E' un settore che contraddistingue la tensione dell'architettura urbana barocca nel continuo intreccio tra natura, artificio e creazione di scene urbane pulsanti e vive. L'acqua vi scorga lungo le condotte sia fisicamente sia in un gioco continuo di metafore e rimandi. Il progetto costruisce una serie di mappe tematiche e di plastici concettuali per esprimere le vitalità di questi ambiti e suggerisce diversi ambiti operativi per possibili progetti integrati. Si individua in particolare il ripensamento della componente tessile e delle trame leggere che hanno, anche nell'uso legata alla moda di questa parte di città una serie di possibili echi; la possibilità di operare con nuove idee nei sottopassi o sottosuoli presenti nel settore urbano e la possibilità di ripensare la strutturazione di luci, percorsi e della stessa acqua. Attraverso progetti integrati che superino la politica del rimedio settoriale e parcellizzato, attraverso operazioni progettuali consapevoli degli strati storici e attraverso la presenza di uno strato leggero e immateriale legato all'elettronica questa parte di città può essere sempre viva in tutti i suoi magnifici significati ma anche molto più vicina ad un sentire dinamico e contemporaneo.
(Sopra) Vista del Porto di Ripetta (da Piranesi) sul recto Pianta del Nolli, montata e piegata su tela. All'interno di una tasca esce una selezione di Piante di Roma in formato mouse pad (sotto)
Vista tematica del fotopiano layerizzata tra natura e
artificio (sopra). Categorie concettuali e occasioni di riflessioni progettuali
(sotto)
Pannello (sotto) di una composizione tridimensionale
che organizza per parole e concetti chiavi la ricerca iconografica
Il tema "tessile" quale opportunità di riflessione progettuale. Un plastico in tela con (verso - sopra) il catastale dalle cui sacche montagnose fuoriescono fotopiano delle aree verdi e (verso- sotto) un paesaggio simbolico con i copricapi dei pontecipi che hanno segnato la storia urbana della città.
Dettaglio
Plastico realizzato in fibra plastica articolato sulle "forre" della città.
Il tema tessile così presente a Roma, cosi come
la presenza della rete ielettronica delle fibre ottiche si combina in questa
immagine di progetto riferentesi a una nuova copertura sopra uno dei tanti
sottosuoli abbondanti nel centro Storico che aspettano decise azioni progettuali.
- L'incisivita del progetto contemporaneo nei centri storici italiani
si indebolisce: perde infatti il suo gene di relazione alla natura del
sito. L'operatività fragile, incapace di lavorare nell'unità
di natura e artificio, ha bisogno di un apporto supplementare di riflessione
sull'attualità dell'ambiente storico.
-La tesi "Dall'ex porto di Ripetta alla Trinita dei monti: nuovi
percorsi urbani tra naturalita ed artificio" è stata creata per
dare nuova vitalità e leggerezza al condotto barocco di Roma,
valorizzandone la componente legata al sottosuolo.
-La sua formula si basa un concentrato di conoscenza della realtà
storico culturale, da una parte e capace di indirizzare in maniera propositiva,
dall'altra fissa le proprietà intrinseche della stratificazione
all'interno della superficie colmandone le lacune funzionali ed espressive.
- Credo che, fissata l'immagine poetica di Roma prima di Roma (NATURA/ARTIFICIO),
consumata la stratificazione di storie, immagini e temi (CRONACA/STORIA),
scoperta la potenzialità di una possibile interpretazione
del sito (TERRA/SUOLO) si possa scendere sulla caratteristica contemporanea
del'artificiale assoluto che inevitabilmente investe anche il centro di
Roma; il consumo e la sua comunicazione, la moda ed il desiderio
di possedere, di vivere, di correre, di sentire la città piu vicina
, più aperta, più simile a quello che vorremmo essere noi.
Oggi.
Appunti di Silvia La Pergola
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