I Ciclo: L’impatto
dell’informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea.
Il World Wide Web
Prima Lezione: Prolusione
4/03/2002
1. Il prgramma del corso dettagli e illustrazioneApprofondimenti a cura degli Studenti2. Strumenti di Lavoro il Web
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Il quick time per i filme gli Interventi
Tesi di laurea
La collana
L'esperimento del cubo: costruzioni comuni
La raccolta di testi e articoli
http://web.genie.it/utenti/a/alessia_roselli/diario_01.htm
di A. Roselli
TERZIARIO
In merito alla terza ondata di Taffler, o trovato alcuni grafici che
meglio
illustrano il passaggio dalla fase agricola alla fase informatizzata
edel
fatto che , proprio quei paesi che godono di più dei servizi,
sono
considerati sviluppatissimi, in vitù del loro reddito pro-capite.
( Troverà
in allegato i grafici )
Sono stato molto colpito da alcuni aspetti del suo articolo che mi inducono
ad
effettuare ulteriori seppur brevi annotazioni.
E' senza dubbio fuori da ogni discussione che questa epoca "altro non
sia"
che
una fase della storia altamente caratterizzata dalla dematerializzazione
della
produzione, e che quindi molte delle attività che oggi occupano
l'uomo sono
rivolte al "maneggiamento" delle informazioni ( secondo i dati ISTAT,
la
crescita
occupazionale di quest'anno di 371.000 nuovi lavori è totalmente
coperta dal
settore dei servizi, suddiviso in terziario, quaternario e quinario).
Il mondo delle informazioni gode del vantaggio di essere un mondo a
rete, o
come lei lo ha definito di interconnesioni che, via via aumentano (
in
teoria
potrebbero aumentare all'infinito) tanto che, l'attenzione si pone
più che
sugli
oggetti connessi, sulle interconnessioni stesse. Ciò che mi
viene in mente è
la
forte analogia con la progettazione del vuoto, dello spazio tra le
cose che
caratterizza questi ultimi anni, della forte flessibilità degli
spazi che,
come in
una rete informatizzata, servono per collegare oggetti (funzioni) diversi.
Ecco così che il vuoto, cioè lo spazio tra le cose può
divenire un
contenitore
dinamico, che porta all'attraversamento e al percorrimento di quello
che Le
Corbusier chiamava "passeggiata architettonica", ma ora con un significato
diverso: prima questa passeggiata serviva a mostrare i "meccanismi"
dell'edificio
e la sua piena rispondenza alla funzione, ora la passeggiata si nutre
di un
susseguirsi di immagini che sono tali perchè non ci si pone
più il problema
della
funzionalità (data per certa), ma dell'effetto, del trascinamento
potenziale
che
queste potrebbero avere sul signor Pincopallino che più o meno
inconsapevolmente percorre questi spazi. Anche così secondo
me si giustifica
la
forte tendenza all'immagine metaforica.
http://www.skypoint.com/members/mfinley/toffler.htm
Link di "theocharis" <theocharis@tiscalinet.it>