Laboratorio di Sintesi in Progettazione Architettonica e Urbana
Facoltà di Architettura "Sapienza" - Università di RomaAniene Rims
Emergenza idrica e progettazione architettonica e urbana nelle aree abbandonate
lungo le due sponde del fiume Anieneprof. Antonino Saggio
Pagine a cura del docente
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Dietro a tutte le nostre attività intenzionali, dietro al nostro mondo domestico,
c’è questo paesaggio ideale creato durante l’infanzia.
Esso attraversa la nostra memoria selettiva e autocensurata,
come un mito ed un idillio di come le cose dovrebbero essere,
il paradiso perduto da riconquistare.Colin Ward
"Imprinting è un termine inglese (prendere forma, e per estensione educazione, formazione originaria) che può avere diversi utilizzi:
Imprinting - in etologia e psicologia è la forma di apprendimento di base, che si verifica in un periodo della vita detto periodo critico quando si è predisposti biologicamente a quel tipo di apprendimento. I primi studi sull'imprinting vennero fatti da Konrad Lorenz su delle oche: egli studiò come esse subito dopo la nascita identificano la propria madre nel primo oggetto o persona in movimento che vedono." Da Wikipedia Italia
come possiamo chiamare l'imprinting..perchè certo l'inglese ha questo gerundio sostantivato che è potente.. che D'annunzio usò nel dare il nome al famoso grande magazino italiano...
il rinascente, il riafforante, il riemergente, l'impressionante!
forse si L'impressionante! se si vuole fare il gioco con l'inglese in cui imprinting è anche dare forma, mentre in italiano non vi è questo significato, che sarebbe "marchiante" l'altra parola in italiano plausibile potrebbe essere "toccante..." ma qui si va sull'emotivo cosa presente ma non esatta. e uindi allo stadio rimane. Il luogo marchiante, il luogo toccante, il luogo impressionante.
quindi tutto considerato meglio tneresi l'inglse che è il più bello
Imprinting
L'Imprinting di Roma
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esitono oggi una serie di film e sceneggiati che ci fanno vivere questo momento, addirittura con la stesura di una nuova lingua. Ma l'idea che dobbiamo tenere fermache la divisone 2primitivi" "civilizzati" è una frattura di tutto comodo come dimostra lo spendidio volume
L'alba di tutto. Una nuova storia 2022 di David Graeber e David Wengrow
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North: Military, Grid, Abstraction, Plan, Roman
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South: Plastic, Chiaroscuro, Elevation, Greek
AGALMA
Statua come offerta votiva
Presti&Staccioli Piramide di Luce
Central: Organic, Earth, Section, Etruscan
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GiovanBattista Piranesi
Parco Archeologico dell'Appia Antica
Mausoleo delle Fosse Ardeatine Fiorentino Perugini et al
Il nostro Imprinting
Il Mistero delle Vie Cave
e una infrastruttura Multitasking
Sorana, Vie Cave Location Map Source is
Giovanni Feo, Le vie Cave Erusche, Laurium, Pitigliano 2007
gmp
Wait for movie to download
You Tube Vie Cave e Colombari.
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Nel Mondo etrusco esiste una complessa strategia dello scavo, una strategia combinata e coordinata che va dalla Tomba Rupeste, ai Dronos, alle Vie Cave, ai solchi "dei carri": Questa processione di scavi è anche quella che accompagna i morti alla sepoltura e allo stesso tempo celebra il percorso dell'Acqua (I morti devono avere acqua per vivere ed ecco la ragion della presenza continua delle coppelle.). Le vie cave sono state completamente tralasciate dall'Archeologia ufficiale per almeno tre ordini di motivi (perchè etrusche, perchè non "oggetti" e soprattutto perchè inspiegabili senza un approccio sistemico ecologico). "Strade" per l'archeologia ufficiale, sono invece parte integrante di un sistema di celebrazione del culto della terra. La terra per gli etruschi è viva. La terra parla.
Antonino Saggio
"Da quei monumenti emerge una primordiale concezione propria di tutte le antiche civiltà e che si può riassumere con una enunciazione: La Terra è Viva. Le sue segrete e invisibii energie, il suo 'soffio' vitale, il suo magnetismo, le correnti sotteraneeee fecondatrici, i suoi enti divini e inferi, le materie magmatiche, minerali e vulcaniche furono percepite come fenomeni reali e importanti, prodotti dal sacro cordo della Madre terra"
Giovanni Feo, Misteri etruschi, Stampa Alternativa Nuovi Equilibri, Viterbo, 2004 p. 74
Da ciò si desume un altro ragionamento... quanto la natura fosse fonte di informazione, contenitore di informazione ed emettitore di informazione quando l'idea della terra come essere vivente era radicato nella cultura, e quanto invece la informazione che oggi emana la terra non compresa e trascurata anche perchè considerata morta o meglio considerata "inamimata".
Vedi Senti una Musica
TerraMadonna
La Stazione Termini Una opera in trasformazione lungo il suo Sviluppo
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Francesco Cellini
La palazzia del Girasole di Luigi Morettia Viale Bruno Buozzi vicinissimo alla Facoltà
Armando Brasini
Giulio Gra a sinistra Michelangelo
La Scena Urbana
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la provetta
Casino di Pio IV ai giardini Vaticani architetto Pirro Ligorio
Palazzo Farnese a Caprarola, Vignola Del Duca
Santa Croce in Gerusalemme ti Pietro Passalacqua e Domenico Gregorini (1740-1758),
Alessandro Anselmi
Grande architetto Romano dell'Imprinting
Municipio Reze Les Nates Francia
Case parcheggio al Testaccio
Libro:
Alessandro Anselmi Frammenti di futuro
a cura di Rosetta Angelini, Eride Caramia, Carla Molinari Lulu.com
Identità o Imprinting Il caso del Mausoleo di Augusto?
E a un certo punto mi sono chiesto
quale è l'Imprinting di Penone?Cosa nasconde dentro e ricrea?
E contemporaneamente ho pensato alla periferia al mondo della periferia di Roma vista dagli occhi di Pasolini
Ho trovato questo sito Pasolini Roma da cui cito
"Sarà un periodo di grande miseria, illuminato però dalla sensazione esaltante che «Roma è divina». Pasolini si innamora di Roma. Qui scopre i sottoproletari dei miseri sobborghi della capitale – le borgate – la loro lingua, la loro sotto-cultura e la violenta vitalità. Per diversi anni questo mondo sconosciuto ispirerà la sua creazione letteraria e cinematografica..."
e poi ho trovato questo
"Mi piace la periferia, perché sono nato a quattro passi da piazzale Cella e quando, nei miei giochi di bande, abitavo le case e i cortili di quella terra, mi piaceva accorgermi della città che si trasformava. Di giorno in giorno vedevo cambiare il paesaggio. Vedevo costruire case ed asfaltare strade. Vedevo arrivare famiglie con bambini straniti. Vedevo aprire negozi e piantare alberi. Accendere insegne e riempire parcheggi. "
(Paolo Coretti , architetto di Udine, citato da Pietro Fiori Lab IV Saggio 2017 cfr. Blog )
Borghettto Flaminio antonino Saggio con alessandro Viola e Riccardo Carli
Villa a Sutri
Luigi Franciosini e Antonino Saggio
Villa a Sutri
Luigi Franciosini Antonino Saggio
Tesi di LAurea di Ilaria Benassi relatore Antonino Saggio
Efisio Pitzalis con CArlo aymonino et al Concroso Borghetto Flaminio a destra Saggio et al concorcos Borgehtto Flaminiio Borghetto
Giants of Architecture
the "Prarie" of Wright
The finnish lakes of Aalto
The desert under the sky of Predock
S t u d i a
Maestri dell'architettura
Alessandro Anselmi - La scena urbana di Roma
Luigi Franciosini - La architettura topografica dell'Etruria
Progetto per i fori I premio ex aequo
L'imprinting di Zaha Hadid
Scomparsa il 31 marzo 2016leggi l'articolo
"Il paesaggio di Zaha"
«L'Architetto» Aprile 2016
In alto una visioni del fiume Tigri, in Mesopotamia-Iraq, sotto "Acqua selvaggia" Paul Klee 1934.
A visual recreation of one of Yakov Chernikov’s brilliant abstractions from 101 Architectural Fantasies (1925-1933)
Vai dopo però Credits >>
"Ma la Hadid ha negli occhi il paesaggio della sua terra e del deserto, dove le forme sono sempre mutabili, dove una valle, una duna, una collina fa sempre parte di un tutt’uno unitario.
È anche la Mesopotamia del Tigri e dell’Eufrate che aprono estuari e si intrecciano con la sabbia e le dune e le rive. Sono le tessiture infinite dei pattern dei tappeti e delle stuoie che si proiettano magicamente nelle volte delle Moschee. Questo è il suo paesaggio, quello delle tessiture e quello allo stesso tempo di un rapporto intrecciato tra diverse componenti che formano l’immagine e sono allo stesso tempo mobili sono .. rinegoziabili, con una parola che diventerà importante.
Ecco allora che Hadid dipinge e dipinge, quadri e disegni semplicemente meravigliosi in cui queste forme sono come sciami intrecciati continuamente, parlanti e danzanti gli uni con gli altri. Il pensiero pittorico è opposto a quello di Mondrian o del purismo lecorbuseriano. Non oggetti che si stagliano su uno sfondo, ma sfondo ed immagine stanno insieme. Naturalmente Paul Klee è un ineludibile confronto. Ma come tutti i grandi artisti Hadid si crea un problema apparentemente assurdo. Come combinare questo suo paesaggio ideale dell’infanzia perduta a una estetica volutamente fatta di pezzi stridenti, autonomi, violenti? Come combinare i fiumi che si mescolano alla terre, alle trame di Klee con le macchine stridenti di Malevic e dei costruttivismo sovietico che rimbalzano tra i giovani docenti della Architectural Association?
Una ibridazione impensabile, giusto? Ma l’arte è ciò che affronta le contraddizioni in una maniera nuova ed imprevista e cosi ci rivela un modo diverso di guardare e di pensare. Ed ecco nascere appunto il progetto di The Peak. Tutto è qui come se fosse governato, da una unica legge formativa. Ambiente e architettura stanno insieme si conformano insieme sono cospiranti: non c’è più la differenza tra figura e sfondo. Ma tutto non è pacificato in una visione neo romantica, ma è forte, guizzante, acuminato. L’architettura si da essa stessa come paesaggio e diventa una sorta di infrastrutturazione del mondo.
Ora i grandissimi, e Hadid è tra questi, conformano il mondo con la loro storia e con il loro imprinting e lo fanno vivere ed abitare agli altri. Hadid crea il suo paesaggio, crea la sua affermazione del mondo come dovrebbe essere. Dopo vent’anni di ricerca grafica, Hadid trasforma questa idea nelle sue prime architetture e poi in costruzioni. Lo fa con una serie di salti prodigiosi, in cui la forza degli sviluppi tecnologici - penso che il suo famoso parametricismo si adatti bene alle continue mutazioni del paesaggio desertico - diventano la chiave. Hadid lo dona il suo paesaggio, ce lo regala il suo imprinting e noi lo capiamo, lo progettiamo, lo amiamo o forse anche lo odiamo: non importa. La storia dell’architettura ha ora il paesaggio di Zaha." (da Antonino Saggio, "Il paesaggio di Zaha" «L'Architetto» Aprile 2016)
A 1985 painting by Zaha Hadid of a plan to transform Trafalgar Square in London. The design was never realized.Credit...Zaha Hadid Architects
Tappeto iracheno
In alto Paul Klee, in Basso Zaha Hadid
Peter Eisenman Chiesa dell'anno Dumemila Roma
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Dalle Vie Cave nasce ad esempie questo progetto
Un mondo pieno di significati, pieno di sensi pieno di interconnessioni
Jump ... More than 3000 Years Ahead
Urban Green Line Una infrastruttura ecologica
Mappa a cura di Crilo
ePub 2,99, In black&white 8,90
E naturalmente Tevere cavo
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Antonino Saggio ha parlato in diverse occasioni e ha scritto del concetto di Imprintingsotto una lista di articoli. Sulla città di Roma una conferenza è "Roma interttotta" con video
Alcune lettture per approfondire
DEGLI IMPRINTING LONTANI E VICINI
> Architettura in Sicilia. Percorsi dell'imprinting
> Abraham Zabludovsky. Il mago dei vuoti
> Giappone e California. Sponde vicine
> Il veliero di Murcutt
Articolo centrale sul concetto di Imprinting
Oppure "Architetture di Domani. Scenari."
Pubblicato su "Rassegna di Architettura e Urbanistica, n.82-83 "La condizione attuale dell'architettura in Italia", gennaio-agosto 1994 (pp.102-109).
di Antonino Saggio
Roma: cosmo materia cultura
a cura di Matteo Baldissara, Marta Montori, Teodora M. M. Piccinno
EPUB | STAMPA | STAMPA B&W
Alcuni Imprinting selezionati negli anni ma ne potete trovare moltissimi nei blog individualI
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TO DO:
da fare per la il prossimo Giovedi 27 ottobre 2022 - Pubblicare nel Blog!!! Spedire a Gaetano per le 9 di giovedi, possibilmente prima, verrà dato un premio
a. scrivere un testo di circa due o tre cartelle che descriva un luogo della memoria 3600 caratteri circa.
il luogo può essere un luogo fisico .. una casa, edificio o anche un paesaggio antropico.
Un poco di tempo fa ho fatto un esperimento di questo tipo anche io, che riguardava in questo caso un misto di architettura e paesaggio.
Si chiama "Luoghi Impressionanti" si può leggere o meno, può far venire voglia e ispirare oppure no.. dipende.. è un testo molto poco "neutrale" perchè in effetti tutto l'esercizio è poco neutrale... eccolo comunque >>
b. realizzare un disegno architettonico o schizzo o collage o altre tecniche espressive che rappresenti visivamente il luogo dell'imprinting se volete utilizzando alcune categorie che derivino dalle tecniche che avete sperimentato nellalezione sull'arte.
c. enunmerate due caratteristiche fondamentale dell'imprintng - frammentario scosceso, colorato morbido, biano orizzontale... e se potete graficizzatele in forma diagramamtica
c. provate in un altro schizzo o disegno di immaginare come alcune di quelle caratteristiche potrebbero essere incorporate nel vostro futuri ìo progetto. In una maniera del tutto libera
Pubblicate Tutto nel blog.
Titolo:
"Degli Imprinting - Lab IV prof. Antonino Saggio"
Se ne discuterà in forma collettiva la prossima occasione
Appunti Per la redazione di una raccolta degli Imprinting
Stella Fratini Villa Gregoniana e le cartiere >>>
Chiara Gai Tuscania e le colline >>>
Approfondimenti sul tema
1. "Zevi su su zevi" tratta del suo imprinting a via nazionale da cui nasce il sentimento dissonante on line
Scarica l'intervento di Saggio
2. Cesare Zavattini scrive addirittura un libro dedicato a Luzzara il suo paese padano
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