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II. Il mondo dei pixel materialità e immaterialità | Hardware e schermi, la digitalizzazione delle immagini. Il mondo raster.
To DO:
per Venerdi 22 aprile, 2016 presentazione in classe dal proprio sito web
Chi per ragioni di forza maggiore non potrà essere presente deve trovare un collega - alias - che presenterà in sua vece
A. Scrivere una recensione di uno o più volumi sotto indicati "La Rivoluzione Informatica in Architettura" a vostra scelta.
Scegliete il volume per attinenza, sensibilità prossimità con il tema di vostro specifico interesse.
La recensione deve essere "titolata", poi deve avere riportato i dati completi del volume. Deve essere massimo 3600 caratteri minimo 2400 caratteri (spazi inclusi) Deve contenere minimo 5 e massimo 10 immagini naturalmente deve essere presente e lincata dal sito.
E' una buona idea avere delle immagini tratte dal libro in oggetto.
La recensione è un genere critico-letterario di carattere soprattutto "descrittivo". Quindi una argomentata sintesi del volume in oggetto ne occupa il 70%ca, il 20%ca è di tipo valutativa il 10% massimo di tipo propositi
Esempi Food for Minds
Guarda da qui tutti i volumi ad oggi pubblicati
Con prefazioni copertine e approfondimenti >
dal link si può accedere anche agli ultimi libri scaricabili in formato pdf:
I libri sono disponibili in molte biblioteche che anche del nostro dipartimento, presso la sede del Diap a Via Flaminia 353
Ma anche in molte biblioteche di Roma. Usare questo link sulle biblioteche di roma per cercare nelle nostre biblioteca della sapienza e dei nostri dipartimenti di architettura
vai alla Home page della collana
Accedi ai Volumi nella pagina di Amazon.it >
Go to the Books Serie in Amazon.com In English >
B. Aggiornare o Scrivere nel vostro sito un Concept MAAM personale attraverso una reinterpretazione, un'idea un suggerimento che può essere derivato dalla lettura del testo di cui avete fatto la recensione, oppure dalla lettura del volume Introduzione a la Rivoluzione Informatica in Architettura che immagino tutti stiate leggendo parallelamente allo sviluppo delle lezioni, oppure rispetto ad altre considerazioni ed esperienze. Tecnicamente si tratta solo di due o tre paragrafi al massimo che dovrebbero già avere un titolo (concettuale) e un sottotitolo (esemplificativo). Potete anche scorrere le esperienze dei corsi 2006 -2015 sia nella sezione finale >>, sia in quella delle presentazione intermedie per attivare alcune riflessioni ulteriori. Il concept inziale verte specificatamente su una situazione di CRISI o al Contrario su un forte DESIDERIO. Riflettendo in questi giorni sul tema delle crisi pensavo che un grande patrimonio di crisi aperte in ITALIA sono quelle delle condanne che havuto l'Italia da parte delel UE.. Magari ci danno uno spunto interessante!!!! Questo è solo un primo link.. approfondendo sono sicuro se ne possono trovare di interessanti. Questo concept potrà rifluire con quelli degli altri in successvi progress
C. Eseguite in photoshop o in un altro programma raster un "Autoritratto della crisi". Non intendo dire naturalmente un macerato autoritratto stile neo-post espressionista o romantico. Intendo dire: tentare di rappresentare graficamente il tema d'anno "UNLOTST TERRITORIES architettura modernità crisi ed informazione technolgy" se volete POSSIBILMENTE in rapporto al MAAM. Naturalmente potete basarvi su quanto fatto già nel concept o se volete, cambiandolo e facendo una nuova iterazione del concept in chiave grafica. Vi è una grande tradizione degli autoritratti del corso, per alcuni può essere utile vederli, per altri di voi può essere controproducente. Decidete voi >> .
D.TUTTO Verrà presentato in forma seminariale, DIRETTAMENTE DAL VOSTRO SITO. QUESTA presentazione RAPPRESENTA UNA CONSEGNA INDIPENSABILE. ON or OFF. Simbolicamente vuol dire essere nel corso, ed esserlo con il proprio sito. Se non ci potete essere per ragioni di forza maggiore il vostro sito sarà presentato da un vostro colelga che nominerete .. chiamiamolo in gergo l'alias.. Il sito naturalmente conterrà anche altri parti come alcuni degli approfondimenti alle letture alcun
E. Leggi - Se vuoi - "Il Coraggio di Aprirsi" si tratta di un articolo ormai di molti anni fa, scritto più o meno contemporaneamente al manfesto "nuove sostanze" che avete letto. direi che la lettura è opzionale in questa fase.. ma magari ad alcuni può pensare a quanto scrivevo nel 2000 e l'oggi...
E adesso veniamo ad alcuni ausili per procedere.
Poi La Collana "IT Revolution in Architecture La rivoluzione Informatica"
i Libri si trovano da
Kappa - Piazza Fontanella borghese 6 06 67.90.356
da Kappa - Via Gramsci 33 . 06 32.34.193
Via internet a Ibs anche contrassegno http://www.internetbookshop.it/
Gli ultimi libri Edzione edilstampa si possono richedere via email o telefonando a Edilstampa
Via Guattani, 24 00161 Roma Tel.: 06 84567403 Fax: 06 44232981 E-Mail: edilstampa@ance.it Sito: www.edilstampa.ance.
Due immagini suggerite da Antonello Marotta
El_Lissitzky_Self-portrait
Munch Auoritratto in clinica 1907 ca
Martina Dedda IT Caad 2014 fa un utile approfondimento relativo alle presenza della ricerca artistica sul tema digitale che ha un diretto rapporto con la comprensione da parte della ricerca artistica (già negli anni Sessanta) delle nuove sfide e crisi aperte dall'universo digitale
"in merito all' autoritratto che ho realizzato per il corso ITCAAD 2014, ed in particolare alla copertina del catalogo "Software information technology: its new meaning for art" che ho utilizzato, le riporto alcuni link con specifiche sul tema della mostra, sui partecipanti etc.
Come potrà leggere, il catalogo fu pubblicato per la mostra del software al Jewish Museum di New York, USA, dal 16 settembre all’8 novembre 1970. Curata da Jack Burnham.
Parteciparono alla mostra Vito Acconci, David Antin, gruppo macchina architettura M.I.T., John Baldessari, Robert Barry, Linda Berris, Donald Burgy, Paul Conly, Agnes Denes, Robert Duncan Enzmann, Carl Fernbach-Flarsheim, John Godyear, Hans Haacke, Douglas Huebler, Joseph Kosuth, Nam June Paik, Alex Razdow, Sonia Sheridan, Evander D. Schley, Theodosius Victoria, Laurence Weiner.
La mostra - “Software Information Technology”- presentata al Museo d'arte Moderna a NY come conseguenza de “The Machine at the end of the mechanical age” (1968), venne organizzata da Pontius Hulten e curata da Jack Burnham.
L'evento prese luogo nell’intervallo di tempo che va dal declino della macchina industriale all’emergere di nuove tecnologie quali reti, computer. Per esplorare questa rottura epistemologica, il curatore Jack Burbham, presentò i risultati di esperimenti scientifici condotti da equipe di ricercatori e scienziati, affiancati da progetti nati al di là del movimento d'arte concettuale.
Il titolo della mostra è legato al vero senso della parola software, che designa la flessibilità di alcune procedure logiche e non esclusivamente all’interazione dei dati con la macchina, al fine di produrre comandi per eseguire funzioni specifiche. Spostando il concetto di programma verso un campo artistico, Burnham cercò di tracciare un parallelo tra i progetti basandosi sui dispositivi per la trasmissione di informazioni, quali fax, telestampante, sistemi audiovisivi, e quelli che utilizzano come materiale la lingua senza alcun ricorso alla tecnologia.
Link
http://www.edueda.net/index.php?title=Software_information_technology:_its_new_meaning_for_art
http://www.fondation-langlois.org/html/e/page.php?NumPage=541
http://www.edueda.net/index.php?title=From_Software_Information_Technology
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Martina Dedda IT Caad 2014
Gaetano di Francesco 2011 in questo approfondimento fa notare come la fase Concept sia fortemente legata al bisogno di comunicazione. Come dire c'è architettura senza concept, ma non c'è una architettura che voglia comunicare se non ha il concept. Ecco la frase chiave riportata dall'approfondimento
" Oggi, nella società digitale, nella “Terza Ondata”, nella società dell’Informazione l’architettura comunica con la città e con i cittadini.
Ecco perché il momento generativo di un progetto diviene importante come il progetto stesso. Il Concept nel progetto di architettura diviene infatti fondamentale, possiamo dire che un progetto senza concept non è un vero progetto di architettura poiché esso rappresenta la prima fase della comunicazione."