Intervento a Situaçao Critica. Sezione Critical
resources and the role of history
Seminario International Sobre Critica de Arquitecture, Dia Mundial
de Arquitectura 2002
Conferenza internazionale a cura di Nuno Grande, Jorge Figueira,
Yves Nacher
Porto, 11 Ottobre 2002
Speaker's Notes Image Selections,
Quick Time Movies
Quick time Movies (4 mega each ca)
In English
Parte 1. PaganoParte 2. Terragni
Parte 3. Persico e Argan
Parte 4. Rogers, Tafuri e Zevi
Giuseppe Pagano e l'orgoglio della modestia.
Storia come "funzione" (nei suoi tre o quattro significati)
Una tradizione ripresa da uno storico come Roberto Pane e sempre nella stessa area "culturale" e geografica da Bernard Rudofsky e Luigi Cosenza (vedi sotto Villa Oro Napoli e proposta di una per Positano e altri lidi” 1938ca.
Questo atteggiamento ha influenzato gli anni della ricorstruzione
in esperienze quali il quartiere Tiburtino a Roma o la Martella a Matera
con tra gli altri Quaroni, Gorio, Pîccinato, Rdolfi
l'uso operativo-antiaccademico
Antonino Saggio, L'opera di Giuseppe Pagano tra politica e architettura
Dedalo, Roma-Bari 1984, (pp-124).
Giuseppe Terragni o delle tensioni dialettiche
E il gruppo 7 e il Realismo magico e il mondo poetico delle aporie
il realismo Magico l'influenza di Quadrante La messa in atto di una poetica di origine Lc, che in Italia trova un terreno fecondo....
" Gli altri aspetti dell’architettura invece, evidentemente conserveranno in ogni paese, come già ora avviene, dei caratteri nazionali, malgrado la loro assoluta modernità. Da noi in particolare, esiste un tale substrato classico, lo spirito (non le forme, il che è ben diverso) della tradizione è così profondo in Italia, che evidentemente e quasi meccanicamente la nuova architettura non potrà non conservare un’impronta tipicamente nostra. "(Gruppo 7, Architettura I , «La Rassegna Italiana», dicembre 1926 in moltissime antologie tra cui Michele Cennamo, Materiali per l’analisi dell’architettura moderna, La Prima esposizione Italiana di Architettura Razionale, Fiorentino, Napoli, 1973 p. 41.)
Sopra Terragni la casa del fascio, sotto Liberta casa malaparte e visioni della costa
Il sotto tema dell'IMPRINTING Vai per approfondire
Antonino Saggio,
Giuseppe Terragni Vita e opere
Editori Laterza, Roma-Bari 1995
Edoardo Persico e il futuro profondo
“Da un secolo la storia dell’arte in Europa non è soltanto una serie di azioni e di reazioni particolari ma un movimento di coscienza collettiva. Riconoscere questo significa trovare l’apporto dell’architettura attuale. E non conta che questa pregiudiziale sia rinnegata da coloro che più dovrebbero difenderla, o tradita da chi più vanamente la tema: essa desta lo stesso la fede segreta dell’epoca. ‘Sostanza di cose sperate’ ”
Edoardo Persico, “Profezia dell'architettura” conferenza a Torino del 21 gennaio 1935 in molte antologie tra l'altro in R. MAriani Oltre l'architettura, Feltrinelli Milano 1977
Caravaggio San Paolo. Sotto allestimenti di Persico Salone delle Medaglie d'oro e Salone d'onore
< 1945
Argan e il senso alto dell'ideologia (dialettica)
...è il tramite fondamentale tra il prima e il dopo. Passa da Venturi, a Pagano a Persico a Gramsci all'ambivalenza dialetticamente sospesa tra Progetto e Destino e influenza profondissimamente tutti...
"il senso di storia di Argan ...si presenta come sintesi di due delle metodologie artistiche predominanti, cioé da una pìarte l'interpretazione formalistica, nello studio della capacità creativa dell'artista e delle caratteristiche formali della di ogni opera per se stessa e dall'altra la corrente di radice marxista, che basa l'analisi dell'evoluzione dell'arte sue relazioni con la società, il potere, il lavoro e la lotta di classe"
Joseph Montaner, Dopo il Movimento moderno, Laterza Roma 96 (ed. orig. Gill 93)
Ernesto Natahan Rogers la dialettica in atto, la specificità italiana e la mise en scene della storia
Toore velasca BBPR, Milano 1958 eCstello Sforzesco
Casabella le preesistenze ambientali, la lotta con i puristi del MM e il tradimento italano, l'idea di mise en scene della storia che poi creare un alveo in cui emerge Aldo Rossi
E Aldo Rossi e la storia come memoria, come
patrimonio "personale" e poetico
E accanto altre impostazioni in un paese ricco di storie
Manfredo Tafuri e la critica dell'ideologiaGustavo Giovannoni e il Filologismo neopositivsta, operativo per il restauro e poi per lo strapotere delle Soprintendenze Italiane
Saverio Muratori e la sua scuola Tipologica, lo storicismo degli esiti espressivi insieme e all'intelligenza antropologica degli impianti
Leonardo Benevolo e l'Apostolato funzionale
Luigi Moretti e la Storia come Scienza dell'arte
Renato De Fusco e Giovanni Koening e i Codici della Lingua
Paolo Portoghesi e la Storia come risorsa operativa
Piranesi Orti domiziani e Piranesi Il mausoleo di Adriano e la
rotonda poliabsidata Iconografia del campo Marzio 1761-62
L'ultimo Tafuri sembra quasi smarrire la speranza, la consapevolezza - forse infantile, ma necessaria - che gli uomini insieme costruiscono la storia dell'oggi con l'arma del futuro. Tra l'essere (stato?) un intellettuale impegnato politicamente e l'ultimo rifugio - disincanto o necessaria distanza storica - nella Venezia rinascimentale si rappresenta il suo caso nell'Italia di questi anni. Nel fosso buio del rivoluzionario deluso Marat, per uscire ci si può aggrappare solo ai propri capelli. Tafuri scopre una personale salvezza nel passato, nell'intelligenza, nell'erudizione. Non ricorda più la sua stessa speranza di progetto.from As, Il Pendolo di Tafuri, Vai
Franco Purini in copertina e una vista del progetto CinuqePiazze
a Gibellina con Thermes
vai
Franco Purini In Between
Bruno Zevi la storia è critica la critica è storica
La storia delle esclusioni, degli amori e degli odi, della storia non si può fare a meno.
Nel più alto esito Carlo Scarpa (Sotto il Museo di Castelvecchio)
... un quinto principio molto importante è quello dell'identità tra critica e storia che Zevi ha trasmesso a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di stargli vicino. E non solo a coloro che gli sono stati vicino fisicamente ma anche a quanti hanno apprezzato le sue opere e lo continuano a leggere e a studiare. Per Zevi critica e storia non sono mai divisibili. La critica, cioè l'azione quotidiana è sempre storica perché è sempre lanciata in un progetto di futuro e la storia non può non essere critica. La scelta per Zevi è la chiave per comprendere il proprio sistema di valori, è il momento per proiettarsi nel futuro e nel passato contemporaneamente.
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