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NOZIONI BASE SUL COMPUTER |
LA CREAZIONE DELLA TRIDIMENSIONALITA' | |
Creare la tridimensionalità utilizzando il computer significa lavorare in modo completamente nuovo lontano dai soliti formalismi (schemi funzionali, maglie ortogonali ) con cui gli architetti sono abituati a ragionare. La logica sulla quale si basa la creazione della tridimensionalità influenza tutte le fasi della progettazione architettonica. Avere tra le mani questa potenzialità non solo significa poter disegnare qualsiasi figura complessa in modo immediato ma anche poter operare in modo innovativo nella fase creativa della progettazione. Lapproccio per la costruzione di figure tridimensionali può avvenire in due modi diversi ma combinabili tra loro: PRIMO METODO |
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Esistono degli oggetti già definiti chiamati "solidi
primitivi" (cubo, cilindro, cono
) che possono essere selezionati, portati sul
foglio di lavoro e combinati tra loro sfruttando la geometria booleana. I due solidi possono essere separati e distinti oppure si possono toccare tra di loro. |
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Nel secondo caso è possibile creare un terzo oggetto dalla combinazione dei primi due. Le operazioni che si possono compiere sono: | |
Unione Loggetto finale è dato dalla somma dei due solidi primitivi. |
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Sottrazione Loggetto finale è dato dalla sottrazione di un solido primitivo dallaltro. |
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Intersezione Loggetto finale è dato dalla sola parte in comune tra i due solidi primitivi. |
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Con questo meccanismo si possono
creare figure estremamente complesse come ad esempio una volta a crociera. SECONDO METODO
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Estrusione Ad una figura geometrica di base come ad esempio un cerchio si imprime un andamento lineare (rettilineo o discontinuo) per ottenere cilindri, tubi, pilastri circolari .. |
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Rotazione Ad una linea che descrive ad esempio il profilo di un bicchiere si imprime una rotazione attorno ad un asse per ottenere il bicchiere nella sua interezza. |
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I solidi creati sia con una procedura che con laltra contengono delle informazioni che li descrivono in modo completo organizzate in un data base. Esiste quindi per ogni oggetto creato un listato di informazioni formato da un certo numero di righe a seconda della complessità delloggetto stesso. Ovviamente se si apportano delle modifiche alloggetto creato, cambieranno automaticamente le informazioni contenute nel listato. Se invece si desidera ottenere una copia delloggetto creato il numero delle informazioni si raddoppierà. Quindi se si opera con oggetti molto complessi e con un grande numero di copie la quantità di informazioni da gestire potrebbe diventare eccessiva. Esiste perciò un particolare tipo di copia che nei vari programmi applicativi prende il nome di blocco, istanza o riferimento che non contiene tutte le informazioni delloggetto di partenza ma solo quelle relative alla localizzazione, alla deformazione, alla scala, alla rotazione .. Inoltre queste copie hanno limportante caratteristica di riprodurre simultaneamente tutte le modifiche che vengono apportate alloggetto originario. Questo processo scatena una serie di implicazioni fondamentali perché associa il set di informazioni tridimensionali di un oggetto al concetto dinamico della parola "modello". |