"Simona Miele 2002" simonamiele@libero.it
LARCHITETTURA MARSUPIALE
Un esempio per me significativo di architettura come comunicazione ed informazione di determinati valori attraverso luso della metafora è senzaltro il Centro culturale ebraico a Diusburg, Germania, di Zvi Hecker (1996).
Ledificio viene progettato a forma di mano poiché nella lingua ebraica la parola "Yaad" significa appunto mano, ma anche memoria. Il ricordo trova, per il popolo ebraico, espressione nel libro piuttosto che nel territorio negato dalla diaspora. Zvi Hecker intende quindi il libro come patria e come luogo di memoria.
Le "dita della mano" si protendono verso il fiume seguendo una curva dalla quale emergono le lame in cemento oltre il volume edificato creando così corti erbose intersecate da telai obliqui i quali disegnano portali monumentali ed evocano lenigma della parola ripetendo le prime lettere dellalfabeto ebraico.
La sinagoga diventa lelemento cruciale. La stella di Davide che, nel progetto di concorso, ne definiva il perimetro e la separava dal resto del complesso, è stata deformata a tal punto da rendere illeggibile licona originaria condensandola nellastrazione monumentale ed interrogativa del nero volume scultoreo che interrompe il fluire armonioso della raggiera di setti e lo conclude.
Hecker, dunque, riesce a comunicare, attraverso larchitettura, tutta la storia ed il dramma del popolo dIsraele.