Il progetto è una nuova applicazione del concetto di "antizoning" e di "driving force". In questo caso è stata scelta un'area lungo le pendici settentrionali del quartiere Parioli di Roma nelle immediate vicinanze dell'Auditorium , in un’area investita da un progetto contemporaneo di parcheggio parzialmente interrato. La funzione prevalente che organizza il progetto è quella di un media store digitale che attira anche attività educative, ricreative e residenziali oltre che prettamente commerciali. Il progetto si addossa all'ultimo tratto di via San Valentino come una conformazione di paesaggio per riemergere dall'altra parte della strada con una torre che ha molteplici funzioni, anche informative, e serve da elemento di distribuzione del blocco residenziale del complesso. L'insieme di attività interagenti nel progetto fa riferimento in particolare ad una possibile evoluzione degli Apple Store che attualmente progettati con una estetica minimale sono realizzati con successo in molte città del mondo. Mentre negli Apple store è indubbiamente forte l'idea che si tratti di un luogo aperto ad una fruizione comunitaria e di brand e quindi non esclusivamente commerciale, rimane del tutto assente un più pieno e vitale mix di funzioni. In particolare in questa proposta si prevede il 14 % per il centro di ricerca, il 10 % per lo store propriamente detto, e il 35 come sezioni universitarie nei campi della musica e della comunicazione mentre il restante 41 per cento è attribuito alla residenza ed ai servizi. Dal punto di vista progettuale al minimalismo della Apple store si sostituisce in questo caso un progetto architettonico fortemente radicato alle conformazione del suolo e del paesaggio anche in aderenza alla orografia in cui questo progetto si inserisce. L’idea vuole dimostrare come all’inerte parcheggio effettivamente realizzato si possa sostituire, quasi con analoga cubatura, un centro pulsante di una idea di città dell’informazione di oggi.

Selezione di alcune tavole di Progetto