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  Simposio e Workshop del Sicily Lab Gioiosa Marea, 5-12 Settembre 2007

IT Revolution in Architecture The Changing Notion of Space and Time in Contemporary design

a cura di Antonino Saggio & Nitro

 

 

 

Dal 5 al 12 settembre 2007..

 

Antonino Saggio, ll gruppo Nitro e una qualificatissima selezione di artisti e architetti hanno offerto un periodo di studio e di lavoro, ma anche di vacanza creativa e intelligente, nella piacevole localita' balneare siciliana di Gioiosa Marea
La proposta si è articolata in una serie di dodici Conferenze, in una giornata di Simposio - IT Revolution in Architecture The Changing Notion of Space and Time in Contemporary design
cui hanno partecipano oltre ai conferenzieri, altri esperti invitati e tutti i designer iscritti al workshop e in una jury finale con la presentazione degli importanti lavori dei giovani designer partecipanti al workshop. Stiamo già lavorando al second Simposio che si svolgerà a Pasqua 2008.

 


Tema di Indagine del Workshop

 

Se l'informazione e' la materia prima dell'architettura in questa fase storica e se il tempo ha sempre piu' una dimensione discontinua e frammentaria e se lo spazio e' informazione, come progettiamo questa nuova coscienza? Come gli avanzamenti tecnologici si possono tradurre in scelte architettoniche e spaziali? La tesi del workshop e' che la tecnologia puo' essere usata come una sorta di augmented reality per rendere percepibili e praticabili dimensioni che travalicano i nostri normali limiti. Le invenzioni di questi ultimi anni da Internet alle nanotecnologie ne sono la prova.  L'uso intelligente e innovativo  di queste ricerche nel progetto assume tanta piu' forza e necessita' quanto piu' riesce ad essere applicato in situazioni di crisi e di difficolta'.

Questo contesto teorico e applicativo è stato indirizzato nella situazione utbana della città di Gioiosa Marea, sulla corte tirrenica siciliana esattamente di fronte alle isole Eolie: una condizione urbana e territoriale quella di Gioiosa che è caratterizzata da grandi risorse e poca attenzione progettuale, immense bellezze e scarsezza di sensibilità e inciusività progettuale. Gioiosa è luogo di squilibri e anche di fortissime energie: squilibri tra bellezza paesaggistica, storia e archeologia, da una parte, e pochezza della attuale condizione urbana ed architettonica e crescente degrado dell'ambiente dall'altro.

 

Il workshop - che si inserisce nel filone di ricerche del Sicily lab che ha per titolo "Energie e squilibri mediterranei. Nuove forme per l'information technology e l'architettura" - si occupa di progettazione contemporanea intesa in una "estensione" che va dal design ai progetti di installazione, dai progetti architettonici a quelli di design urbano. E' un'idea "soft" di progetto che si muove verso una leggerezza del progetto e l'intelligenza creativa dell'azione. I progetti si concentrano su temi innovativi, con particolare attenzione a situazioni difficili estreme e squilibrate. Cioè a gran parte della situazione "reale" della progettazione contemporanea, in particolarte nel Sud.

L' Information technology per questa ricerca non è un'aggiunta a situazioni di lusso, ma è considerata la strada maestra per affrontare progettualmente le contraddizioni del reale. "Energie e squilibri mediterranei. Nuove forme per l'Information Technology e l'Architettura" vuole dire lavorare con coscienza critica a temi nuovi per contribuire a cambiare lo statuto stesso delle disciplina. Almeno in parte, almeno per gradi, con operazione di "plug-in" capaci di innestare reazioni vitali e positive.

 

 

Esiti del Workshop

 

 

Team Antonino Di Raimo

 



Lucia Frescaroli - Beatrice da Piacenza

Deep Floors. Interactive, Operative, and Social New Environmental Architectures.


Frescaroli propone un sistema di trasformazione in-put out-put che direziona l'uso dello spazio pubblico di tre piazze interconnesse del centro storico. Gli in-put sono gli eventi religiosi e laici che già gravitano nel sistema urbano esistente, gli out put sono la realizzazione di spazi interattivi, sonori, luminosi e cromatici orchestrati in una griglia esagonale, ora reale e fisica, ora invisibile e descritta solo da sensori. Il lavoro permette di attivare concretamente usi sociali presenti, richiamare memorie rituali e religiose ed essere contemporaneamente aperto alla contemporaneità. Consentito da una straordinaria sensibilità alla lettura reale nelle sue componenti storichee antopologiche, e strutturato con un forte impatto "narrativo", il progetto si integra perfettamente al lavoro del gruppo e indica un uso suggestivo e possibile di un micro sistema urbano implementato con un uso intelligente di sistemi informatici emozionali.

 

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Emanuela Giudice – Eloisa da Alba

Steps. Passi ritrovati nella storia urbana

Giudice individua nel camminare la matrice antropologica del progetto e nell'articolarsi del passo la struttura ispiratrice degli interventi. Individua tre situazioni nel sistema pubblico di altrettante piazze interconnesse del centro antico. Lungo una scalinata che collega quote diverse, moltiplica, raddoppia e rende evidente l'incedere del passo attraverso il succedersi di cinque steli riflettenti; nella piazza antistante la chiesa antica disegna una quinta prospettica che è anche catallizzante di episodi sonori e nella piazza che funge da quinta scenica, rende vivi i gradoni esistenti con una serie di strisce luminose nelle alzate. Si tratta di tre interventi minimali che catalizzano con intelligenza una rete complessa di ricerche originali sulla città, ma che diventano contemporaneamente azioni architettoniche pregnanti, belle e magicamente giuste, come fossero un verso poetico.

 

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Maria Azzurra Rossi - Priscilla da Arezzo

I.Theatre. Balconi reali spazi- scenici virtuali


Rossi individua nel "non finito" siciliano l'occasione del progetto. La designer si concentra in particolare sulla mancanza di solai nei balconi dell'edificio del Municipio. Questi tralicci vuoti e inerti, ma carichi di memorie insistono su un sistema urbano complesso, usato abitualmente anche come spazio scenico. Con uno straordinario salto logico e immaginativo, la crisi del balcone vuoto diventa occasione per una totale risementizzazione dello spazio. Ai balconi vengono appese – come altalene - piattaforme mobili e riorganizzabili. Su queste piattaforme, con sistemi di proiezioni ologrammatiche, vengono proiettati personaggi reali della storia urbana della città oppure attori della rappresentazione laica e religiosa che si tiene nello spazio urbano. La forza sintetica dell'idea, ma anche il suo sviluppo non solo sul piano verticale della facciata ma anche su un sistema di cielo artificiale rivela una attiva sensibilità e una bella capacità di condensare intuizioni percettive in indicazioni progettuali innovativ
e.

 

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Marcello Cova – Ruggeri da Ferrara

Magic Carpet. Nella città c'è spazio per tutti.



Cova lavora in un ambito specifico dentro un sistema di spazi pubblici interconnessi nel centro della cittadina. E' la zona in cui viene abitualmente localizzato un palco per eventi musicali e teatrali che, dopo una serie di tentativi, è ora localizzato esattamente al centro della strada più antica del paese. L'utilizzo temporaneo della sede stradale che accade in questa situazione, suggerisce al designer di trasformare questo tratto di strada in uno spazio pubblico riconfigurabile per gli eventi di vari natura che vi gravitano. Una sorta di tappeto arabo del 2007 viene come magicamente riproposto in questa occasione. Il nuovo suolo si articola come palco, seduta, belvedere, sosta e ancora altri usi attraverso l'attivazione di sistemi idraulici che trasformano il pavimento – come fosse una persiana - nelle diverse configurazioni. Magic Carpet è una declinazione innovativa, convincente, realistica e bella di un progetto generale, è rivela una grande capacità di dialogo e di ascolto per arrivare a soluzioni comuni e condivise.

 

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Team Emanuele Tarducci



Gaia Olivieri – Aurora da Roma

Fiumana Water screen. Situazioni in progress

Olivieri ha un rapporto emozionale con l'ambiente della città. Individua nel torrente che delimita l'ambito geo morfologico e amministrativo occidentale il contesto del proprio operare. Propone di realizzare un water wall su cui si addensano proiezioni che rivelano la trasformazione del paesaggio collinare eroso in questi anni dall'uomo. L'idea di un "com'era" proiettato nel nuovo schermo sotto il ponte e posto contro la collina oggi scioccamente urbanizzata, apre suggestioni ed è un immagine critica significativa che condensa l'intensa partecipazione al workshop.

 

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Giuseppe Carbè Ottone da Avola.

Interactive Tunnel. Jump into the sand networks


Carbè si concentra sul momento dell'arrivo al mare che attualmente si esplica attraverso il passaggio in una serie di tunnel sotto la ferrovia che corre parallela alla costa. Alla velocità e indifferenza che segna questa condizione, sostituisce un rallentamento e una fase di meditazione. Chi arriverà al mare attraverso questi interactive tunnel vivrà nuove esperienze legate al world wide web in una serie di installazioni. L'intenzione è di evocare sia fisicamente (con la presenza di sabbia, roccia, acqua) che virtualmente (suoni, colori, luci odori) diverse condizioni di spiaggia e mare presenti in altre città del pianeta. La presenza del tunnel è inoltre indicata in superficie con un grande canale di luce che indica questi punti importanti di interconnessione a tutta la città e anche alle prospicienti isole Eolie. Il progetto è perfettamente delimitato nel suo ambito operativo e concettuale ed è risultato chiaro e convincente segnando una partecipazione molto positiva al workshop.

 

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Sossio de Vita l'Algerino da Napoli

Palischermi

De Vita svela già nel titolo del progetto l'intensità del suo approccio concettuale, teorico e progettuale alla città. I palischermi sono infatti le barche usate nella tonnara che, in questa città di mare, sono adoperate anche nelle saghe, gare di forza ed eventi. L'indagine che questo designer ha compiuto è a tutto campo: dalle ragioni e organizzazioni della cittadina in rapporto alla montagna, alla continua riconsiderazione del rapporto con il mare creato dalla ferrovia, al ruolo della pesca e dell'immersione. Gli strumenti antichi del mare e della pesca (i navigli, i tipi diversi di configurazioni e riconfigurazioni delle reti e delle vele) anticipano il mondo immersivo della tecnologia informatica. Sulla base di ampie, ramificate e dense suggestioni, il designer crea uno straordinario progetto di una struttura riconfigurabile lungo la linea della ferrovia esistente. Si tratta di una idea modernissima di spazi e materiali, ma in cui rimane viva l'eco del passato e la memoria gioiosa dii eventi come il Carnavele.

 

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Ivo Ambrosi Rinaldo da Verona >

The ship – Multi dimensional Morphing Architecture

Ambrosi si concentra su un approccio letterario alla città in cui individua nelle due fasce parallele al mare condizioni antropologiche, sociali e storiche tutte diverse. Legge in particolare il confine della ferrovia come densificatore di eventi. Propone una struttura mobile, come fosse una grande rete, continuamente riconfigurabile e che nelle sue maglie incapsula in maniera sorprendentemente nuova il paesaggio esistente e la presenza di un mare. Il progetto è evocativo e ricco di possibilità e spunti e testimonia di una partecipazione viva e motivata a tutte le fasi del workshop.

 

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Team Rosetta Angelini



Giuseppe Moretti Ottone da Roma

Palinsesti di colore. Monte e acqua.

Mosetti si cala nella situazione del torrente che delimita occidentalmente la cittadina. Analizza il contesto ambientale percettivamente con gli occhi sensibili del pittore. Individua attraverso questo sguardo due paesaggi alternativi: quello che segue l'arrivo del torrente verso il mare, con il prevalere dei toni del blu, del viola, dell'azzurro del ceruleo e di un indicibile azzurro e le terre grigie e verdi delle montagne che segnano la nascita dell'acqua e del torrente. Arrivo al mare e nascita dai monti creano l'occasione di una serie di installazioni tematiche concepite come situazioni autonome anche dal punto di vista energetico. I piccoli segni nel paesaggio si presentano come opere sensibili che proiettano uno sguardo nuovo e delicato nella realtà ambientale e testimoniano una partecipazione intelligente e sensibile al workshop.

 

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Daniel William Re – Orlando da Milano

Paesaggio plasmato. Nuovi suoLi interattivi.


Re analizza la città dal punto di vista territoriale e individua nel confine del torrente occidentale della cittadina una frattura e una crisi. Decide di lavorare in questa condizione con la morfologia e la sintassi delle operazioni sul suolo che così fortemente hanno segnato un rinnovamento dell'ultima architettura internazionale. Il designer crea articolazioni paesaggistiche adatte da un canto alle necessità specifiche (parcheggi, aree per il gioco e per l'arte) e dall'altro atte a sviluppare conformazioni fluide e variabili capaci di essere esse stesse opere significative nel paesaggio. Il progetto rigoroso sintatticamente e tematicamente testimonia una attenta, vigile e intelligente partecipazione al Workshop

 

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Andrea Tanci. Oggieri da Roma

Percorsi intrecciati lungo il torrente. Tra sport e arte
Tanci lavora lungo il torrente occidentale della cittadina e opera all'interno di confini ben delimitati segnati dagli accessi esistenti e dal sistema dei ponti. Qui progetta attraverso il concetto di percorso e di circuito tre percorsi che si intrecciano tra loro: uno di carattere ludico legato alla moto, uno percettivo e sensoriale legato al passeggiare e un terzo legato al cavallo. In ciascuno di questi casi progetta e visualizza con efficacia le morfologie possibili e le diverse configurazioni degli spazi raggiungendo esiti evocativi e convincenti che testimoniano una partecipazione precisa e attiva all'intero workshop.

 

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Nicoletta Gerevini. Ginevra da Milano

Fiumana 2007. Nuova materia informativa sul mare.

Gerevini si concentra sull'arrivo al mare del torrente che delimita occidentalmente la cittadina. Il tema del progetto è quindi nel rapporto tra il mare e il torrente. Il mare, da sfondo di un paesaggio, diventa attore e soprattutto nuovo suolo da affrontare attraverso configurazioni reali e virtuali che lo investono ineditamente di forme e contenuti. Dal punto di vista fisico la designer propone isole artificiali per il riciclo e la depurazioni delle acque e installazioni cristalliformi che evocano i sistemi di protezione fisica della coste. Queste stesse strutture fisiche si trasformano però nel progetto in emittenti di informazioni luminose e sonore che attraverso l'elettronica animano il mare. Una forte e innovativa intuizione motiva l'operare progettuale che se alla base ha una spiccata sensibilità plastica, si sostanzia con il lavoro dell'architetto nel costruire praticamente progetti e soluzioni.

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Calendario dettagliato degli eventi e delle conferenze del workshop

 

 

Mercoledi' 5 settembre

 

Conferenze:

Antonino Saggio http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/  "Lo spazio della nuova ricerca informatica"

Gruppo Nitro http://www.nitrosaggio.net/NITROSTUDIO/ "Impollinazione tecnologica"

 

Antonino Saggio, architetto e professore a La Sapienza nella facoltà di Architettura L. Quaroni, e' autore e studioso nel campo della critica di architettura applicata all'informatica. Ha tenuto conferenze in molte istituzioni italiane e internazionali. Ha illustrato il tema del workshop nel quadro degli studi e delle sue ricerche più recenti in particolare quelle del suo ultimo volume "Introduzione alla rivoluzione Informatica in architettura" editore Carocci, Roma 2007 di cui è possibile leggere in reteil capitolo "Spazio". http://www.nitrosaggio.net/sicilylab/Spazio.pdf Vedi bibliografia completa di Saggio>>

il gruppo NitroSaggio.net e' un formato da 12 architetti attivamente impegnati nella progettazione, nella ricerca, nella sperimentazione tecnologica e nell'editoria di cui cura, tra l'altro, il supplemento bimestrale "On&Off" de L'architetto Italiano e ha redatto il volume Arie Italiane Edilstampa. La conferenza vedra' in particolare la discussione di esempi di installazione concretamente realizzate dal Gruppo Nitro tra cui Electronic Palm e il recentissimo Tecno primitivo, un esempio di impollinazione tecnologica che sviluppa in un ambiente interattivo la ricerca sulle interfacce gestuali. Testi di riferimento oltre a quelli della nota collana internazionale "IT Revolution in Architecture" (Birkhauser, Testo&imagine e Edilstampa http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/RivoluzioneInformatica/ si basano su alcune pubblicazioni in cui sono stati pubblicati i progetti del gruppo Nitro.

 

Attivita' dei designer Iscritti al Workshop:

Approfondimento critico e discussione sul tema posto all'attenzione, breve presentazione delle aree di ricerca e di interesse di ciascun designer iscritto al Workshop

 

Giovedi 6 settembre

 

Conferenze e visita caste di Tusa e Atelier sul Mare:

Costantino Morosin http://www.morosin.com/ "Strumenti e movimenti dell'uomo nello spazio"

Antonio Presti Atelier D'arte http://www.librino.org/ "Il ridisegno dei limiti"

 

 

Costantino Morosin e' regista, scenografo e scultore e opera con continuita' sin dagli anni Settanta sui temi della ricerca artistica in rapporto a riflessioni antropologiche e storiche. Il concetto di strumento, le sue ramificazioni nell'evoluzione umana si ritrova in opere che spesso hanno una spiccata vocazione naturale e paesaggistica, come nella serie di sculture che ha realizzato per Opera-Bosco a Calcata. Morosin studia e sperimenta anche con le tecnologie informatiche avanzate ed in particolare lavora ad opere d'arte di scala geografica sviluppate attraverso tecnologie satellitari. I temi toccati da Morosin nella sua Conferenza riguardano il rapporto tra strumento, uso e modalita' del fare artistico e piu' in generale umano. Lo spazio nel suo lavoro e' innervato dai movimenti biologici, naturali, fisici e cerebrali dell'uomo sul pianeta in un percorso rivolto al domani, ma radicato nei tempi piu' antichi e primordiali.

Antonio Presti e' artista, poeta e curatore d'arte di reputazione internazionale. A lui tra l'altro si deve l'esperienza (di cui si e' appena celebrato il Venticinquennale) di Fiumara d'arte: un'azione territoriale che vede l'inserimento nel paesaggio della valle del Fiume Tusa di grandi opere tra gli altri di Consagra, Di Campo, Dorazio. A Presti si deve anche la creazione di Atelier sul Mare, un Museo-Albergo che presenta una raccolta unica di significative istallazioni realizzate nelle diverse camere dell'albergo da artisti tra i quali Lai, Stacciali, Ceroli, Plessi. La giornata sara' dedicata ad una approfondimento del rapporto arte-spazio  attraverso  una visita a Castel di Tusa e all'Atelier sul Mare e ad un'approfondita discussione con Antonio Presti che e' tra l'altro promotore di processi di emancipazione sociale e culturale in contesti degradati. Temi all'attenzione: la presenza dell'arte come elemento di avanzamento, di ridefinizione dei limiti tra alto e popolare,  degli spazi e dei modi di uso alla ricerca di una necessaria poesia dei luoghi e delle situazioni.

 

 

 

Attivita' dei designer Iscritti al Workshop:

Comprensione critica e discussione sul tema posto all'attenzione. Appunti grafici e fotografici in forma di diario. Ipotesi concettuale di una istallazione o evento che comprenda la possibilita' di ridefinizione dei limiti cognitivi ed esperenziali degli spazi.

 

 

Venerdi 7 Settembre

Conferenza:

Kresimir Rogina  http://www.penezic-rogina.com/ "Digitalizzazione della realta'"

 

Kresimir Rogina e' socio fondatore dello studio Penezic&Rogina che opera con intensita' in Croazia sin dalla meta degli anni Ottanta e ha realizzzato opere di grande qualita' come il complesso sportivo Sava o la Scuola Materna Jarun di Zagabria o le War Housing a Vukovar. Particolarita' dello studio e' una spiccata attenzione all'evolversi dei media e della cultura giovanile ed in particolare alla Information Technology. Ha realizzato istallazioni alla Biennale di Venezia del 2000, a Zagabria, a Lione e progetti e opere di intervento urbano a Sant Etienne. In queste occasioni il tema della digitalizzazione della realta', sottotitolo di una recente monografia a loro dedicata da Nigel Whiteley, si coniuga con i contesti specifici di intervento nella tensione verso una percezione complessa e assolutamente contemporanea della vita e della teconologia di oggi del fare architettonico. Temi all'attenzione e' la possibilita' di determinare micro interventi urbani capaci di rivitalizzare contesi e ambienti degradati o male utilizzati.

 

Attivita' dei designer Iscritti al Workshop:

Discussione sul tema posto all'attenzione. Appunti grafici e fotografici di Gioiosa Marea e scelta di localizzaione e concept di intervento installazione,

 

Sabato 8 Settembre

Conferenze:

Giovanni Vaccarini Vaccarini Architetti http://www.giovannivaccarini.it/

Giovanni D'Ambrosio D'Ambrosio Architecture http://www.giovannidambrosio.com/

 

Giovanni Vaccarini e' uno dei migliori giovani architetti italiani. Ha realizzato gia' molte opere come il Complesso plurifunzionale di Giulianova, la casa  C+V, il cimitero di Ortona. Vaccarini e' attento alla definizione di volumi semplici e unitari, ma che risultano spesso dinamicamente protesi all'esterno attraverso azioni che devono molto ad una riflessione sulle tecnologie informatiche. Molti progetti e lavori di concorso riflettono sui processi di assemblaggio e comunicazione tipici di ambienti informatici a meta' tra il gioco e la costruzione Aree di interesse: La specificita' del lavoro di progettazione in Italia, occasioni e aree di lavoro nei contesti urbani e negli spazi pubblici riconfigurabili con nuove azioni spaziali e paesaggistiche.

Giovanni D'Ambrosio e' progettista e designer con opere all'attivo sia in Italia che in Polinesia e nella lontana Australia dove opera a tutto campo dall'urban design alla progettazione di complessi edilizi, da abitazioni ad interni e allestimenti. D'Ambrosio indaga con attenzione le modalita' del vivere contemporaneo, ma anche le ragioni profonde che radicano gli uomini alle diverse culture dell'abitare. Adotta innovazioni creative che coinvolgono materiali diversi, innesti inediti, usi cromatici di materiali a volte artificiali e a volte naturali ma sempre usati con grande creativita'. Aree di interesse il rapporto innovativo tra usi oggetti design e spazi nella progettazione contemporanea.

 

Attivita' dei designer Iscritti al Workshop:

Discussione con i conferenzieri e il gruppo Nitro sulle ipotesi di localizzazione e sulle concettualizzazioni possibili. Appunti grafici, schizzi fotomontaggi

 

Domenica 9 Settembre

 

Conferenze Simposio e Jury Intermedia:

Antonino Saggio http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/RivoluzioneInformatica/ "Interattivita' il nuovo catalizzatore"

Gianni Ranaulo LightArchitecture http://www.lightarchitecture.net/ "Light Architecture"

Arturo Vittori Architecture + Vision http://www.architectureandvision.com/ "Costruzione del domani"

Javier Ideami http://www.ideami.com/ "Incrocio dei media e nuove dimensioni Cognitive"

 

 

Arturo Vittori ha formato con Andreas Vogler l'innovativo gruppo di progettazione Architecture and Vision. Ha partecipato a diverse mostre di cui l'ultima "L'air de Paris" al centro Pompidou di Parigi li ha visti presentare un loro prototipo di mezzo di trasporto per esplorazione in altri pianeti. La ricerca del gruppo vede spesso la realizzazione di prototipi come nella recente creazione del progetto a inviti per il prestigioso the Birdhouse project. Il Lavoro di Architecture +Vision coniuga cosi' la sperimentazione tecnologica e dei materiali ad una idea di spazialita' dilatata e aperta alle nuove dimensioni fisiche e spaziali del domani.

Javier Ideami e' artista, fotografo, programmatore internet e regista e insegna fotorgrafia  alla London Academy. Ideami alterna e combina mezzi e tecnologie all'interno di una ricerca espressiva globale. Il suo film "el quadro" ha ottenuto recentemente un premio per la miglior fotografia e la sua istallazione multimediale e musicale interattiva, al Laboral Centro de Arte, Spagna ha ottenuto vivo apprezzamento. Il tema dell'incrocio e sovrapposizione dei media verso una nuova cognizione cognitiva e' tema centrale della ricerca di questo artista.

Gianni Ranaulo e' un designer e progettista che opera con continuita' a Parigi sin dagli anni Novanta. Ha realizzato opere di architettura come la prefettura di Meaux, abitazioni e numerosi interni. Ha lavorato con particolare continuita' sul tema della Lightarchitecture che combina in una nuova dimensione stereoreale la concretezza degli spazi e la capacita' trasfigurativa legata all'Informatica e alle sue capacita' proiettive. Tale tema e' stato indagato in ambiti espositivi e allestitivi ma anche in situazioni urbane e paesaggistiche e realizzate nello spazio Wind a Fiumicino,  nel lavoro delle boutique di John Richmond a Londra  e indagato teoricamente in diverse pubblicazioni a sua firma. Tema di interesse della Conferenza risiede nella nuova dimensione che trasforma spazi ed edificio in un vettore comunicativo che intreccia tecnologia informatica e scelte spaziali.

Antonino Saggio propone un viaggio all'interno del concetto di Interattivita'. Perche' l'interattivita' e' cruciale per la ricerca architettonica contemporanea. Che rapporto ha questo tema con l'estendersi delle nostre possibilita' cognitive e realizzative? Quali sono alcuni edifici e opere significative in questo contesto. Perche' l'interattivita' e' considerata il catalizzatore di questa fase di ricerca architettonica applicata alla Information technology? Le risposte possono gravitare in quattro ambiti specifici. [1] l'interattivita' e' l'elemento catalizzatore di questa fase della ricerca architettonica perche' al suo interno ricade il sistema di comunicazione contemporaneo basato sulla "possibilita' di creare metafore" e quindi di navigare prima e di costruire poi sistemi ipertestuali; perche' [2] l'interattivita' pone al centro il Soggetto (variabilita', riconfigurabilita', personalizzazione) invece dell'assolutezza dell'Oggetto (serialita', standardizzazione, duplicazione); perche' [3] l'interattivita' incorpora la caratteristica fondamentale dei sistemi informatici, e cioe' la possibilita' di creare modelli interconnessi e mutabili di informazioni continuamente riconfigurabili e infine perche' [4] l'interattivita' gioca strutturalmente con il tempo e indica un'idea di continua "riconfigurazione spaziale" che cambia i confini consolidati sino ad oggi sia del tempo che dello spazio.

 

 

Attivita' dei designer Iscritti al Workshop:

Esposizione intermedia concept. Intervengono al simposio i designer iscritti Seminario con una presentazione delle loro diverse ipotesi concettuali che sono state commentate dai Conferenzieri e dagli altri esperti invitati

Esperti invitati   Paolo Ferrara, Sandro Lazier, Diego Scaffidi, Franco Porto, Daniela Pirrone, Rosa e Franco Sorbello.

 

Lunedi 10 Settembre

Seminario

Gruppo Nitro http://www.nitrosaggio.net/sicilylab/WorkShop/ "I possibili ambiti applicativi dell'esperienza del workshop"

Il Gruppo Nitro portera' all'attenzione dei partecipanti il lavoro preparatorio redatto per le possibili azioni nel contesto della cittadina di Gioiosa Marea in particolare in due ambiti specifici. Quello delle micro progettualita' lungo il sistema costiero e quella lungo la nuova area del porto in darsena. Contemporaneamente una serie di situazioni di possibili interventi saranno indicate ai designer come possibili aree di studio e di ipotesi applicative.

 

Conferenza

Antonino Saggio http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/RivoluzioneInformatica/ "Interattivita' il nuovo catalizzatore"

Antonino Saggio propone un viaggio all'interno del concetto di Interattivita'. Perche' l'interattivita' e' cruciale per la ricerca architettonica contemporanea. Che rapporto ha questo tema con l'estendersi delle nostre possibilita' cognitive e realizzative? Quali sono alcuni edifici e opere significative in questo contesto. Perche' l'interattivita' e' considerata il catalizzatore di questa fase di ricerca architettonica applicata alla Information technology? Le risposte possono gravitare in quattro ambiti specifici. [1] l'interattivita' e' l'elemento catalizzatore di questa fase della ricerca architettonica perche' al suo interno ricade il sistema di comunicazione contemporaneo basato sulla "possibilita' di creare metafore" e quindi di navigare prima e di costruire poi sistemi ipertestuali; perche' [2] l'interattivita' pone al centro il Soggetto (variabilita', riconfigurabilita', personalizzazione) invece dell'assolutezza dell'Oggetto (serialita', standardizzazione, duplicazione); perche' [3] l'interattivita' incorpora la caratteristica fondamentale dei sistemi informatici, e cioe' la possibilita' di creare modelli interconnessi e mutabili di informazioni continuamente riconfigurabili e infine perche' [4] l'interattivita' gioca strutturalmente con il tempo e indica un'idea di continua "riconfigurazione spaziale" che cambia i confini consolidati sino ad oggi sia del tempo che dello spazio.

 

 Attivita' dei designer Iscritti al Workshop:

Elaborazione e sviluppo del concept di intervento: Discussione con Antonino Saggio, membri del gruppo Nitro e Conferenzieri per supporto e confronto specifico sulle ipotesi. Discussione comune a fine giornata in forma seminariale

 

Martedi' 11 Settembre

Attivita' dei designer Iscritti al Workshop:

Elaborazione e sviluppo e messa a punto del concept di intervento. Full immersion di elaborazione Consulenze con Antonino Saggio, membri del gruppo Nitro

 

Mercoledi'  12 Settembre

Attivita' dei designer Iscritti al Workshop:

Jury finale ciascun gruppo o singolo ha presentato la propria ipotesi di intervento che è stata ampiamente discussa in forma collettiva tra tutti gli invitati, i conferenzieri e gli altri designer del Workshop.

 

A sera: festa finale e fine del workshop.

 

 

 

La struttura

 

ll Lab, e' fornito di tre spazi studio, un'ampia sala per meeting per 60 persone, una sala riunioni e seminari per trenta, una libreria ed una cucina che si affaccia su una terrazza da cui si accede ad un grande giardino . Il Sicily lab, dotato di inbternet wi-fi, puo' ospitare comodamente dai 14 ai 30 designer, ciascuno con il proprio spazio di lavoro e, e numerosi tutor . Ulteriori dettagli e informazioni vai http://www.nitrosaggio.net/sicilylab/ o scarica la brochure http://www.nitrosaggio.net/SicilyLab/Brochuresicilylab.pdf

 

 

Vedi Un film sull'atmosfera del Workshop

 

Film 2007 >> and d.

 

Installazione "Elctronic Palm 2007" Vano Scale del Sicily Lab, Gioiosa Marea 9 settembre 2007

 

Nitro Group (Emanuele Tarducci, Antonino Saggio, Alfredo Principa, Aldo Mammucari) con la consulenza di Gianni Ranaulo

>>

 

Vedi Selezione di Immagini in Progres

 

Ritratti Sicily Lab 07 >>

Paesaggi Sicily Lab 07 >>

 

 

n.b.

 

Indirizzi email di tutti i partecipanti

 

 

Designers
Ivo Ambrosi <animo83@hotmail.com>
Giuseppe Carbè  <giuseppecarb83@gmail.com>
Marcello Cova <marcellocova@tim.it>
Sossio De Vita <sosdevi@hotmail.com>
Lucia Frescaroli <rfrescaroli@libero.it>
Nicoletta Gerevini <e-nichy@libero.it>
Emanuela Giudice <e-giudice@libero.it>
Giuseppe Mosetti <superpeppe-@libero.it>
Gaia Olivieri <gaia.olivieri@fastwebnet.it>
Maria Azzurra Rossi <maria.azzurra.rossi@gmail.com>
Daniel William Re  <dwr@tiscali.it>
Andrea Tanci <andreatanci@gmail.com>


Team Designers
Rosetta Angelini <rosettaangelini@nitrosaggio.net>
Antonino Di Raimo <antonino_diraimo@hotmail.com>
Emanuele Tarducci <emanuele.tarducci@tin.it>


Nitro Group in Sicily 07
Giovanni Bartolozzi <giovannibartolozzi@nitrosaggio.net>
Antonello Marotta <anto.marotta@nitrosaggio.net> Paola Ruotolo <paolaruotolo@tin.it>
Aldo Mammucari <makaialdo@virgilio.it>
Lorenzo Mastroianni <lorenzo.mastroianni@fastwebnet.it>
Alfredo Principia <alfredo_principia@hotmail.com>

Paola Ruotolo <paolaruotolo@nitrosaggio.net>

Lecturers
Antonio Presti <ateliersulmare@interfree.it>
Costantino Morosin <costantino@morosin.com>
Kresimir Rogina <rogina@penezic-rogina.com>
Giovanni Vaccarini <giovannivaccarini@tin.it>
Giovanni D'Ambrosio <vanbergen_dambrosio@hotmail.Com>
Gianni Ranaulo <gianni@ranaulo.com>
Javier Ideami <ideami@gmail.com>
Arturo Vittori <arturo@architectureandvision.com>


Jurors
Paolo Ferrara <paologlferrara@pglf.it>
Daniela Pirrone <d.pirrone@inwind.it>
Sandro Lazier <sandro.lazier@studiolazier.com>
Franco Porto <francoporto@hotmail.com>
Diego Scaffidi <danilodiegoscaffidi@tiscali.it>
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