La mostra è allestita nella Galleria del Sicily Lab "Angelica e Orlando" che si apre direttamente sul corso principale di Gioiosa Marea: era l'antica farmacia del paese che rivive così in questa nuova destinazione culturale dopo le esposizioni del 2008 e del 2009.
Il progetto di allestimento quest'anno non si chiude dentro le mura della galleria, ma si apre alla città indicando un percorso di appropriazione e di comprensione. Una serie di elementi geometrici, progettati in un software parametrico e tagliati con macchina digitale sono stati ri-assemblati a Gioiosa per formare una sorta di bolle informatiche che segnano alcune tappe del percorso espositivo. Innanzitutto fuoriescono dalla galleria, per segnalare l'evento al visitatore, e poi si raggrumano nella Piazza Mercato.
Nella parte superiore della piazza prende invece corpo una seconda installazione: "Puff". Si tratta di una sorta di spazio urbano praticabile realizzato attraverso la tecnologia del "gonfiabile” anche in questo caso predisposto in precedenza ed assemblato in sito. Il gonfiabile crea uno spazio che può essere interpretato e usato. E’ una lampara? E’ una tenda nel deserto? E’ una stazione spaziale?
Il progetto di allestimento nello spazio della galleria propone una seconda pelle, avvolgente e sinuosa che ridefinisce ambiti e spazi dialogando con l'alta volta a crociera che caratterizza l'ambito principale dell spazio che converge sulla parete in cui si tiene una proiezione dei lavori. Come concept guida dell'esposizione si è scelto di ri-semantizzare un materiale molto comune - I rotoli di canne "incannicciate", normalmente usate per ombreggiare terrazze e giardini. Questi nastri di canne acquisiscono nell'esposizione un gusto e un eco digitale: come se fossero spline che si muovo nello spazio 3d e lo avvolgono con le loro geometrie flessuose. I lavori esposti sono organizzati in una serie di bande verticali di circa due metri di altezza che sono appesi ad una serie di cavi che rigano lo spazio.
I progetti esposti nella mostra propongono un contributo di ricerca originale che il gruppo NitroSaggio, molti giovani designer italiani e anche appartenenti alla Polis University di Tirana, alla Università Tulane di New Orleans e all'Università Texas Tech di Lubbock negli Stati Uniti d’America hanno elaborato negli ultimi quattro anni qui a Gioiosa nel Sicily Lab e che propongono appunto molte idee per i suoi spazi urbani.
Il concetto fondamentale che muove la ricerca progettuale è che in una situazione di crisi come appunto quello della cittadina costiera in provincia di Messina (che da una parte ha splendide risorse naturali e caratteristici ambiti urbani e dall'altra vive innumerevoli attacchi al proprio ambiente urbano e al proprio territorio), sia possibile sviluppare un'idea "soft" di progetto, capace di innestare reazioni vitali e positive, partendo "dal basso verso l'alto".
La scelta dei temi si è concentrata su alcune situazioni principali di Gioiosa Marea: 1. il tema dell'interconnessione tra percorsi e piazze legate allo svolgimento di riti e manifestazioni religioso-culturali, 2. il tema del rapporto della montagna e della città al mare, 3. il tema del riuso del torrente Zappardino attraverso operazioni di modellazione del suolo e di landart,4. il tema della invenzione creativa di spazi oggi dallo scarso utilizzo come il muro della ferrovia sia falla aprte urbana che dalla parte del mare, 5. l'utilizzo dell'isolotto artificiale denominato "Nitro Island" e 6. quello di una serie di piazze e piazzette e belvederi della cittadina.
In particolare, una serie di progetti si concentra sul sistema delle tre piazze centrali gravitanti sulla chiesa più antica e sulla piazza del Municipio.
Il sistema lineare della ferrovia genera un'altra serie di progetti ed è pensato come un densificatore di eventi per riconnettere il mare alla città.
Alcuni progetti si basano su una modernissima riconfigurazione degli spazi e materiali, ma in cui rimane viva l'eco e la memoria anche giocosa di eventi come il Carnevale e e gli strumenti antichi del mare e della pesca, altri progetti lavorano sulla trasformazione dei tunnel di accesso al mare in occasione di conoscenza e di civiltà.
Per il torrente Zappardino si ipotizza un recupero del canale attraverso interventi di modellazione e landart. Lo stato di degrado e il problema dell'inquinamento delle acque prossime al canale hanno ispirato la creazione di isole artificiali per il riciclo e la depurazione delle acque e installazioni che evocano i sistemi di protezione fisica delle coste. Queste stesse strutture fisiche si trasformano, però, nel progetto anche in emittenti di informazioni luminose e sonore che attraverso l'elettronica animano il mare.
L'information technology, ed e' una delle tesi portanti dell'intera ricerca, per questi progetti, non è quindi un'aggiunta a situazioni di lusso, ma assume un ruolo fondamentale per affrontare le contraddizioni del reale. La trentina di progetti in mostra affrontano questi e altri temi e forniscono uno sguardo nuovo e stimolante per la cultura architettonica, per i cittadini e per i loro rappresentanti politici che sono chiamati a scelte importanti per l'ambiente
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COMUNICATO DOC >>>>
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Inaugurazione della Mostra
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Sertvizio su Antenna del mediterraneo
Intervista
articolo
GIOIOSA MAREA, SICILY LAB “ANGELICA E ORLANDO” METTE IN MOSTRA LA FORMULA CHIMICA DELLA BELLEZZA
Articolo redazionale (Mimmo Mollica)
Gallery Le migliori foto degli allestimenti