Dalla metafora di Mnemosyne, personificazione greca della Memoria, come recita uno dei canti orfici più antichi che si conoscano, il progetto del gruppo Nitro, proponendo liberamente come area un meandro morto del Tevere,si basa sulla modellazione del terreno tesa a dare vita ad un sistema di dune, che oltre a creare degli ambiti di rimembranza, tenta di dare una risposta al problema relativo all'inumazione a terra, evitando però la scontata soluzione del pacchetto di loculi. Questo sistema che vuole enfatizzare l'idea di corrente, passaggio e transizione, è accompagnato da un altro il cui cuore è costituito da piantate di canne e da elementi che pur imitandole nella loro flessuosità, sono in realtà artificiali: alla base accolgono le urne, rispondendo così al problema della sistemazione "post cremazione", in sommità sono dotati di una lampada funzionante ad energia rinnovabile. L'altezza di questi sistemi è personalizzabile, e la loro disposizione accompagna l'andamento delle dune, distaccandosene quel tanto che serve a creare degli ambiti di raccoglimento.

Urban Conditioning

concorso Urban Eyrie

bandito da The Royal Academy of Arts and World Architecture, London 2006

con: Arch. Rosetta Angelini, Dott. Giovanni Betti, Arch. Emanuele Tarducci