Firenze "Oltre i Media" - M. Brizzi e Image 2002
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Lecture's Notes - APPUNTI
Seminario: Simulazione e Intelligenze
Connettive. Architettura e nuove tecnologie di comunicazione.
Esperienze didattiche in Europa
curato da L. De Luca e con Sacchi,
Donath, Florenzano
Dunque per questo intervento vi avevo preparato due cose:
A. una vecchia paper che copre gli
albori parliamo dal 1984-al 1990 dell'insegnamento dell'Architettura "con"
(dentro, fuori, attraverso) il computer
Eccola
B. E poi pensavo ad una paper che
spiega "un poco meglio" il mio approccio all'insegnamento. La paper è
tecnica e intreccia riflessioni di carattere pedagogico generale (di scuola
deweyana) con esperienze dirette.
Il discorso in realtà è
importante e costituisce la vera e propria base.
Ecco il punto chiave: L'ipotesi
- l'Ipotizzare
"Il metodo lega le decisioni progettuali alle analisi lungo tutto il periodo del'insegnamento. La raccolta di nuove informazioni è strutturata in ondate successive in rapporto al maturarsi e approfondirsi delle ipotesi progettuali. La ricerca crea un momento di verifica, un "test", per le ipotesi progettuali mano a mano formulate e non una "analisi" da cui partire per il progetto.Il metodo deduttivo
L’ipotizzare e il verificare sono intimamente connesse, non accadano in momenti che è possibile separare cronologicamente (prima raccogliere le informazioni, poi progettare), ma in una forma ciclica che è ripetuta più e più volte nel iter progettuale. "
(AS, Il metodo Concept-Test nell'insegnamento della progettazione Ricerca e Progetto, n.12, luglio 1989 (pp.47-50).
La paper è un poco datata e non è in edizione integrale, mancano grafici, note e bibliografia ma se proprio volete)Da questo derivano le metafore della spirale (Zeisel) dell'imbuto,
Vai Corso 2001
Insomma una rottura metodologica perché, e pare incredibile a prima vista, sono gli architetti più vicini all'informatica (come erano in passato quelli più vicini alla Costruzione) che possono basarsi su un un metodo "deduttivo": basato su ipotesi invece che su teorie e che rifiuta l'addizionismo induttivo che del Movimento moderno era l'implicita regola.Popper, direbbe, di fronte ad un progetto (o una teoria scientifica) la domanda fondamentale non è a quale teoria corrisponda ma bensì quali controlli supera.
Di Più? Coffee break Corboz
Questi principi fondamentali articolano la mia didattica, senza alcunissimo rispetto per le situazioni.
In America (vedi l'ultimo) In Germania e in Svizzera (forse questo dà un'idea), in Mozambico (per esempio) e naturalmente in Italia, nei corsi e nelle tesi)
Direi di più questi principi articolano la mia azione dentro e fuori la didattica perchè, nel mio caso non v'è nessuna differenza.
Credo che Jencks una volta distinse tra architetti creativi e inventivi e architetti per cosi dire "didattici". Mi sento disperatamente tra i secondi
Federico Marocco, 2001
Quindi Vorrei raccontarvi un poco del mio Corso alla Sapienza. Un corso ibrido che combina
- Teoria e critica della architettura contemporanea
- "Ambientamento" in sei ambienti informatici (dai raster ai vettori, dai 3D ai data base, dai solid modeling ai rendering)
- Ipotesi -Simulazione ( attinenti le relazioni Informatica-Architettura)
Ora La domanda è come questo corso (che è un continuo raffinamento che ha avtuto almeno nove iterazione dal 1985 funziona al suo stato attuale e soprattutto come esso può rappresentare qualcosa dal punto di vista del nostro tema:
Simulazione e Intelligenze Connettive.
Partiamo dal Secondo "Intelligenze
connettive"
A. Prima Settimana - Tutti l'emailVai all'indirizzario 2002
B. Seconda Settimana - Tutti mandano allegati
C. Terza settimana - Tutti, Tutti, hanno la Propria Pagina Web e lincano e lincano
Questo Modo di lavorare spinge a riffletere
insieme, in maniera interconnessa
Esperimento In Collective/Connective Intelligence
Think about it. Questa composizione è stata
inserita in uno spazio di accesso "rallentato", ma pubblico per circa 50
giorni. E' stata oggetto delle interpretazioni più
disparate e creative. Quale è la vostra? Invia una ipotesi
Compenetrazioni/Cristina...mi viene in mente un tentativo
di dialogo (o compenetrazione?) tra un' architettura
razionale e una organica....cristina <stefaniadelre@tin.it>
Bacon/Grifantini
Scatola di vetro come RING di BACONIANA memoria, all'interno della quale si sviluppa la tragedia della vita e del suo disfacimento.lorenzo grifantini <lollox73@hotmail.com>
Dome/Sodini
A Londra hanno creato il millennium dome, questo non è altro che il
millennium squared della big apple (NY)Sodini Massimo <sodini.m@microelettra.it>
Magritte/Cecipubblicità per il CUBE della APPLE con scritto" CECI N'EST PAS UN POMME "fabio <fabio.ceci@libero.it>
Cube/Antonio Jobs Spedicato
Mr. Saggio, from this image i feel your interest for my last son (the G4 in the photo below) and this surely makes me very proud.
Great ideas often starts from little sparks, or better, as you say, from "balls" thrown; i'm referring to your speech about the concept
of "trasparenza", 'cause this is really what our transparent case wants to communicate.
Nowadays, (i hope you agree) advertising is no more assertive: who is talking is the BRAND and the metaphoric story told by the picture.
The message in background is something that everyone can customize as he wants: this photo, for example, can be correctly linked to a
message like "save the nature" or better "stop biotechnology", but this is only my personal choice (maybe) related to my muccapazza syndrome.
Saluti.
Steve Jobs
P.S. Can you send me some fiorentina steaks? I heard you know Spedicato, isn't it?ANTONIO SPEDICATO <a_spedicato@hotmail.com>
Quanto sopra al giugno 2001
Prima di tutto è in internet prima
Poi viene aggiunta modificata e integrata, anche moltissimo
A volte vengono aggiunti i filmati "effettivi"
Autoritratti 2001
Interpretazione Scientifica di un test significativo a Cura di L. Matulli
Vai
Luca Matulli 2001
Italia Rossi 2002
Ulrich Ruefli 2001
Alessia Rosselli 2002
Riccardo Rosati 2001
Simona Mile 2002
Esempio
I Robot Frattali
l Morpheum- Applicazione dei Robot
Frattali in architettura
Riccardo Giordano - Federico Marrocco
- Fabian Guasque Welte
I Robot Frattali sono composti da una serie di elementi modulari di diversa scala. Particolarità di tali elementi è la loro interazione, sono infatti capaci di spostarsi scambiando continuamente informazioni. Il tutto è gestito da un semplice software. Il Morpheum è uno spazio espositivo altamente interattivo. La visita ad ognuna delle sale è una esperienza unica poiché gli ambienti mutano in funzione dei visitatori.
Vedi Film Robot
Frattali
Esperimenti Piccoli/Medi/Grandi/ExtraGrandi