Univ. La Sapienza, Facoltà di Architettura L. Quaroni Roma 2010
Shared Foundry
La fonderia condivisa. Fusione di Attività Contemporanea. San Lorenzo Roma

Ivo Ambrosi AA 08-09 discussa Gennaio 2010 Relatore A. Saggio

San Lorenzo è uno dei due quartieri operai costruiti dopo la creazione nel 1870 di Roma capitale. Mentre il Testaccio era legato alla zona dell'Ostiense e al porto fluviale come area di commercio e artiginato sin dall'antichità, San Lorenzo - incuneato tra le mure aureliane, il campo cimiteriale del Verano e il fascio dei binari della stazione Termini - è una zona industriale di "nuova" acquisizione, una acquisizione caratterizzata anche dalla prossimità dello scalo merci e dalla consolare "Tiburtina" che, legando Roma alle cave di Tivoli, costituisce un asse pre-industriale, prima, industriale poi, e post-industriale e tecnologico oggi. Insieme agli isolati (spesse volte con case a ballatoio) di densità e carattteristiche operaia, esistono a San Lorenzo isolati con fabbriche medio o grandi che ne caratterizzano la storia e la forte identità sociale e politica. San Lorenzo è famoso anche perchè è stato off limits alle camicie nere dopo la conquista di Roma del 1922, perchè è stato brutalmente bomìbardato nel luglio del 1943, perchè vi si è sviluppata una forte attività studentesca ed è oggi molto frequentato dai giovani. Il progetto Shared Foundry ragiona su questa storia e lavora in un isolato occupato dalla vecchia Fondiaria Bastianelli. Ne inietta, in linea con l'approccio culturale delle varie tesi della cattedra, un misto di funzioni caratterizzate in particolare da una palestra di nuova concezione. Progetta una serie di intriganti variazioni formali del'involucro che si basano sull'ottimizzazione di parametri ambientali e soprattutto ridefinisce in maniera interessante il margine tra lo spazio pubblico della città e quello collettivo della corte. Che viene qui definita, attarverso un paesaggio mobile e meccanizzato, come una soglia continuamente riconfugurabile sia spazialmente (allargando di volta in volta o lo spazio pubblico o quello collettivo) e funzionalmente (inclusa la chiusura notturna). Il tema della corte diventa cosi, attraverso il nuovo programma e le nuove tecnologie, un'interessante "nuovo" spazio urbano: un vero centro di attività per la città contemporanea e un grande esempio da studiare per altre aree del quartiere e altre situazioni a Roma.