Graduation Thesis/Tesi di Laurea
Univ. La Sapienza Roma 2004
L' area della bonifica di Ostia Antica, si trova tra l'ansa
del Tevere, in prossimità della diramazione del fiume con il canale
artificiale di Fiumicino e la Via Ostiense.
Il paesaggio attuale con la fitta rete dei canali di
bonifica, è il risultato della lenta e delicata evoluzione del delta
del Tevere.
A cominciare da un'analisi a scala territoriale dell'ambiente
del Delta, il progetto fornisce indicazioni per il ripristino, la tutela
e il monitoraggio sia del sistema delle acque che della vegetazione. All'interno
del Delta, nell'area della bonifica di Ostia Antica, affiora un Campus,
un Castrum moderno, la cui funzione non è più quella di difesa
delle antiche saline; bensì dell'ambiente.
l problema del delta, dell'alveo e delle sponde del Tevere,
è strettamente connesso al controllo e alla tutela dei canali sia
dal punto di vista tecnico che naturalistico. Le acque sono cariche di
sostanze organiche e un corso d'acqua in buono stato di salute, è
in grado di autodepurarsi e/o autoregolarsi, ossia di riportare l'ambiente
allo stato di efficienza metabolica caratteristico del fiume e di ogni
corso d'acqua.
Il progetto nel suo complesso è un sistema integrato
che trae origine dalla lettura dei segni del paesaggio. Dall'interazione
di questi segni-FORZE, nasce il progetto costituito da vasche per la fitodepurazione,
vasche per la sperimentazione, vegetazione ed alcuni edifici. I sistemi
naturali, quelli vegetali, la rimodellazione del suolo e gli edifici sono
governati dallo stesso sistema formatvo che interpreta e trasforma i segni
del flusso del Tevere e quelli che governano il paesaggio
antropico della bonifica.
In particolare gli edifici si articolano in tre corpi:
i laboratori di ricerca, le residenze per i ricercatori e un museo a scopo
informativo e didattico. L'insieme si presenta dunque come un campus integrato
dedicato allo studio, al monitoraggio e alla salvaguardia ambientale del
Delta del Tevere.
I laboratori di biologia marina e vegetale, si occupano
dello studio e il monitoraggio delle acque del Tevere, dei canali di bonifica
e della vegetazione attraverso una rete di sistemi di controllo basati
su l'utilizzo di sensori localizzati in punti chiave del territorio.
Le residenze dei ricercatori sono di diverse dimensioni
e pezzatura e si trovano sempre a stretto contatto con l'ambiente.
Il museo, è stato studiato in maggiore dettaglio,
sia dal punto di vista della sua genesi formativa che dal punto di vista
dell'organizzazione distributiva. Si presenta come un corpo allungato che
affiora dalla terra: allo stesso tempo articola il suolo con le sue
forme affioranti e spinge e deforma l'intorno come se fosse un elemento
vivo un continuo divenire.
L'organizzazione interna si articola lungo un percorso
per tutta la sua lunghezza lungo il quale gli spazi espositivi si
contraggono ed espandono possono essere adattare a diverse esigenze espositive
Come il suolo registra nella sua forma i cambiamenti geomorfologici, così l'edificio attraverso anche l'utilizzo di nuove tecnologie, registrerà in tempo reale i cambiamenti dell'ambiente.
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