Membrane interattive: superfici topologiche
Il
concetto di superficie ha da tempo innescato
meccanismi del tutto nuovi con i quali ripensare e reimpostare i processi
formativi nella progettazione architettonica. Basti pensare alla grande
quantità di edifici realizzati o semplicemente
progettati negli ultimi dieci o venti anni che trasportano il loro significato
sull'involucro esterno piuttosto che mantenerlo relegato agli spazi
interni.
In realtà non si deve aspettare la fine del secolo appena passato
per rintracciare nel tempo altri periodi storici in cui era importante,
se non predominante, l'aspetto esteriore dell'opera architettonica. Già
in epoca Barocca, per citarne una, furono prodotti
capolavori dell'architettura in cui si comincia a percepire il valore
della facciata non soltanto come strumento celebrativo di una particolare
sintassi architettonica ma anche come membrana
capace di mettere in relazione spazialmente ambienti
interni ed esterni, di innescare una comunicazione.
Ovviamente, come gia accennato all'inizio, oggi non
parliamo più di facciata ma di involucro, dove una delle parole
chieve per interpretare le ultime produzioni di architetti particolarmenti
inclini all'utilizzo del digitale in architettura, è avviluppare
dall'inglese Srink Wrap. Gli elementi
perimetrali assomigliano a delle epidermidi
sinuose come pieghevoli e soffici membrane
in grado di reagire agli stimoli provenienti
dall'interno e dall'esterno piuttosto che a delle vere e prorie chiusure.
In altre parole sono delle vere superfici ad elevata
interazione in grado di scambiare informazioni
con il mondo fisico. In questo modo l'oggetto architettonico comunica tramite
un doppio livello espressivo, tramite una metafora
legata alla sua forma e tramite un sistema
di codici legati alle informazioni. In tutti e due i modi possiamo
parlare di interfaccia.
Paul Virilio commentando una definizione scientifica del termine superficie
afferma che "…..la <superficie-limite> diventa una membrana
osmotica, una carta assorbente ……………La delimitazione
dello spazio diviene commutazione, la separazione radicale diviene passaggio
obbligato, transito di una costante attività di scambi incessanti,
transfert tra due ambienti, tra due sostenze. Ciò che fino ad oggi
rappresentava la frontiera di una materia,il <terminal> di un materiale,
diviene una via d'accesso dissimulata nella più impercettibile delle
entità. Ormai l'apparenza delle facciate e delle superfici nasconde
una trasparenza segreta, uno spessore senza spessore, un volume senza volume,
una quantità impercettibile".
- superfici rigate, superfici loft, superfici di interpolazione monodirezionale e bidirezionale, superfici da network di curve.
- editing delle superfici tramite punti di controllo
- ritaglio di superfici, esplosione e implosione, unione di superfici tramite superfici curve e superfici piane, sviluppo di superfici, proiezioni e intersezioni con curve.
Modellazione Poligonale - geometrie evolutive per una continuità di formazione
- vertici, segmenti, poligoni
- traslazioni, rotazioni, estrusioni, connessioni
- processi autogenerativi
Tecniche digitali e progettazione architettonica - 02 | |||
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