6 CICLO. I progetti della modificazione | Interconnessioni dinamiche. Strutture gerarchiche e modelli intelligenti
Riassunto nuovo
Lezione 18
3 Punti su l'informazione
C'è un logo quest'anno?
Chi lo vuole fare me lo mandi eentro il 7 giuluglio gno
2005 ore 9.
Faremo una scelta democaratica il giorno 11 luglio 2005
vai a quelli in elaborazine >>>
Quest'anno il lavoro è sulla Zucca, i
Vedi quelle del 2003 sul tema dell'arancia
Vai
Your chart
TO DO: Fate Il vostro, Fate
Il vostro
A. Saggio, The Philadelphia Chart 2002
I. Informazione come Comunicazione
Gehry/Bilbao
II. Informazione Come Produzione
Gehry/ Berlin
Construction
From Digital /Real
Gehry
real player
Gehry Mov
18 mega
III. Informazione come Crisi estetica
Taut
Gropius
Per capire meglio il percorso che porta a questo bisognerebbe
ripercorrere rapidamento il ciclo compiuto
This article treats this in major depths GO
B'' HYPER FUNCTIONALITY
One of the Key difference in the conception of space
: System Space - Organ Space
"But there is also a component of method in system space. Today’s architecture is not the result of “structures” (spatial, constructive, functional or formal) that reinforce each other cohesively, but the result of the co-presence of systems with a high level of reciprocal independence."AS "Architecture Informs" in , The Chartres of Zurich, Birkhauser Basel 2003
Tutto Il ragionamento sul Modello
..
I Sei Leonardo La presenza di un codice via via Più
complesso
Una rapporto di MUTUA INFLUENZA
.
I, II, III, IV ????
...
Compasso di proporzione from 1597 Galileo, Lens SPyKscope telescope
A for every thing An
Gaspard Monge (1746-1818) The parallel Projection Abstract Objective
ANalitical
OBJECT TAKES CONTROL
Mechanical Movement
Parallel Projectons / Abstract System Of correspondance of Parts
Gropius vanquished the five-headed dragon of traditionalist
architecture by adopting 1. free bodies adhering to each function instead
of a priori schemes for individual typologies; 2. a centripetal system
of conquering space rather than closed blocks on the road; 3. construction
based on structural skeletons rather than continuous walls; 4. a dynamic
language instead of a figurative one anchored to history and renaissance
perspective and 5. the elimination of every form of symbolism. but Key
was
the Katlist factor
..
L'assoluta centralità delle STRUTTURE GERARCHICHE
5 Cubi Gerarchici=
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e l'ASSOLUTA CENTRALITà DELLA MODALITA' Hyper Testuale leggi queste due Prefazioni per capire meglio
HyperArchitettura
Interattività
, INSIDE It
LA NUOVA TRASPARENZA. L'informazione è il bene principale di questa epoca. Il vegetale che compriamo al supermercato è al 90% informazioni (ricerca, commercializzazione, distribuzione), lo stesso e anche di più sono gli elettrodomestici o le automobili e sempre più persone producono beni che sono "pura" informazione. L'informazione insomma è la chiave di questa epoca e l'elettronica il suo strumento principe. Ora per trattare dell'Architettura della Informazione dobbiamo per forza di cose fare un passo indietro.
Nel primo libro de La Rivoluzioe Informatica esiste una postfazione che si chiama HyperArchitettura che dava il titolo all'intero volume. È necessario ora riprendere quel filo.
HyperArchitettura vuol dire muoversi alla ricerca di un'architettura caratteristica dell'età dell'informazione. Questo non può essere fatto se non si affonda nel centro della Rivoluzione informatica che non sono tanto e solo le informazioni, il loro immenso numero e la loro perenne mutevolezza, quanto la loro capacità di essere interconnesse, interrelate. La struttura dell'Ipertesto ne è la chiave: le informazioni sono legate da percorsi in cui si può liberamente cercare, liberamente trovare, liberamente costruire una propria storia.
Ora la sfida è come fare un'architettura che non sia solo narrativa e metaforica, come lo è parte di tutta l'architettura di oggi, ma come l'architettura stessa possa essere effettivamente interattiva.
Il problema non è di natura tecnica. Sappiamo che esistono case intelligenti in cui l'ambiente cambia a seconda della situazione. Vi è lo scenario ospiti in cui automaticamente si attenuano alcune luci, si aprono alcune porte, si muovono alcune pareti scorrevoli o controsoffitti, si crea una temperatura e un flusso di aria, e poi scatta il Dvd con un brano di un film o una certa musica. Magari, e ci si sta arrivando con delle microfibre nei rivestimenti, anche le caratteristiche fisiche delle pareti possono interattivamente cambiare nella grana, nella porosità, nella capacità di assorbimento del suono o del colore. E si può avere lo scenario opposto "casa con bambini" in cui tutto si trasforma, oppure quello di "sleep" e mille altri altri. Come nella casa di William Gates, possiamo creare per ogni situazione uno scenario. Inoltre l'architettura può interattivamente mutare con l'ambiente esterno: con il vento, con la luce, con i rumori, con i flussi dei visitatori, con la temperatura.
Il vero problema, come sempre, non è di natura tecnica, che è facile e quasi banale - anche se merita tutta la nostra attenzione e ammirazione -, ma bensì di natura estetica. Come lavorare cioè a un'architettura che abbia la "consapevolezza" di poter essere interattiva, di poter avere strutture e spazi e situazioni, navigabili e modificabili come un ipertesto.
Usare il cemento armato nella nuova architettura degli Anni Venti non richiedeva di per sé una nuova estetica. Si potevano fare i vecchi edifici con pilastri e travi e ricoprirli poi con uno strato di stucco inseguendo la classicità prospettica rinascimentale.
Ma attraverso uno sforzo collettivo dal Padiglione di Vetro di Bruno Taut alla Maison de verre di Pierre Chareau e passando per Gropius, Mies e Mendelsohn, gli architetti capirono che forse la trasparenza permessa dalla struttura puntiforme era la chiave di una diversa visione del mondo. Non più separazione interno-esterno, ma una maniera più libera di relazionarsi con l'ambiente. La trasparenza proprio perché rappresenta l'estetica fondamentale della nuova architettura ne diventò anche l'etica: la volontà di apertura oggettiva al nuovo mondo.
Oggi non abbiamo solo un potentissimo mezzo per concepire, manipolare, costruire ma si è aperto davanti a noi anche un grande e nuovo tema: quale è il senso estetico dell'interattività? Il ruolo dirompente svolto dalla trasparenza nella nuova architettura degli anni Venti sarà oggi tenuto dall'interattività? L'architettura nuova consentirà a ciascuno di essere attore e protagonista?. I nostri figli potranno interagire non solo con il monitor ma con l'ambiente e il mondo e soprattutto con lo spazio dell'architettura in una nuova dimensione del nostro essere?
Dal primo libro de La Rivoluzione Informatica abbiamo fatto passi avanti. Nuovi testi vi interessaranno e vi stupiranno, perché nel mondo c'è uno sparuto ma vitale gruppo di persone che a queste domande sta lavorando.
Antonino
Saggio Prefazione "Interattività" In C. Pongratz, M Perbellini,
Nati
con il computer, Testo&Immagine, Torino 2000
Antonino Saggio
Tre chiavi sull'interattività
Sensors and Interactivity
Tarducci Emanuele - Ventura Pier Luigi
AS, Course, Caad 2001, La Sapienza, Rome
Ci poniamo come obbiettivo principale la definizione(concettuale),la configurazione (geometrica),e la sperimentazione (fisica) di Nuovi Spazi Architettonici legati all' apporto tecnologico dei Sensori (Fisici ed Emotivi). Quindi la possibilità di Personalizzare lo spazio architettonico tramite l'Interazione Uomo/Sensore/Superficie Sensibile. Tra le innumerevoli possibilità di ordine pratico e funzionale offerte dai Sensori ,pertanto,ci interessa sondare la possibilità di configurare uno Spazio Dinamico e Comunicante sia con l'utente che con l'ambiente circostante; cioè uno Spazio Sensibile capace di riconfigurarsi,di rigenerarsi,anche fisicamente,in base alle scelte operate dall'utente ed alle influenze dovute all'ambiente circostante. Pertanto ,si delinea come possibilità, uno Spazio Architettonico in cui Uomo e Contesto sono i fattori che continuamente aggiornano e modificano questo Spazio, Sensibile.... Emotivo.
Vedi
Film
Real
Player 1,5 Mega
Lego
Tarducci e Ventura / Caad 2001 / AS La Sapienza
I. Interattività Fisica
Toyo Ito
Two ways direction
Physical and Emotional
Eduardo Kac and Roy
Ascott Caiia Star Goup
..
Decoi2RM (2maga
Decoi Mark Goulthorpe
. Hig
res Non c'e
See Novak
Gianni Ranaulo
Vedi Film Spazio Wind
Chaos Computer club, Berlin
Alcune Sperimentazioni condotto nella scuola Master di Ivrea sull'Interaction design e alcune mostre sperimentali
Vai
http://www.interaction-ivrea.it/en/news/press/releases/2001/mixedrealities/index.asp
Gehry Associates
VAi A Raccolta foto sulla interattività
FOTO
ron Arad
Ron Arod, Casa in Sud Arabia Isozaki general architect
Water Pavillon, Neuctale 2003
Diller e Scofidio, Blur Neuchatel 2002
Molte di queste cose sono presentate, illustrate e discusse Qui
Luigi Valente consiglia caad 2002
Alcune esperienze del gruppo Zachary Booth Simpson &
Mine control
http://www.mine-control.com/polaris.icmb.utexas.edu/zack/
../../../../Movies/Interattivit%88%20polaris%23A8EBB.edu/_bfly_500.mpeg
All (cd Only)
../../FilmQT/Interattivita/_full_500.mpeg
one Example (In line)
../../Filmati/AnimazioniVarie/_bfly_500.mpeg
ARETE'
SYNAPSIDRAMA
Verso un’architettura intelligente
Antonia MARMO, Italia ROSSI, Roberto SOMMATINO
L'avvento delle intelligenze artificiali ha esteso all'inanimato
le qualità di adattamento all’ambiente, apprendimento
attraverso l’esperienza, capacità associativa
(il procedere per metafore) da sempre tipiche del vivente. Se anche
l’architettura, inquanto artificio, avesse queste qualità
attive, potremmo immaginarla interagire da soggetto con
altri soggetti. Attraverso l'uso delle reti neurali abbiamo
immaginato uno spazio interattivo che abbia,
intrinsecamente ed in modo programmatico, la capacità
attiva di acquisire esperienza e know-how circa gli eventi
che ospita e/o che lo circondano, e che sia poi autonomamente
in grado di regolare, nel corso del tempo, la
propria interazione con gli eventi stessi, con gli utenti
e generalmente con il proprio ambiente. Simuliamo uno
spazio teatrale, luogo della drammaturgia, come drama-ergon,
cioè tessitura di azioni. Un teatro-corpo che sia
capace di modificare il proprio spazio, reattivo e propositivo,
cioè da attore esperto.
link alla ricerca: http://members.xoom.virgilio.it/mnesicle/index3.htm
Deformazione
degli Spazi a Stadi Embrionali tramite ritmi Musicali
Mauro Masci - Marcella Parisini - Giovanni Veglia
La Virtual Animation
cambia il modo di concepire forme e volumi, l'ambiente simulato si presenta
come una
combinazione
di campi di forza interconnessi i cui valori influenzano gli spazi. La
realtà multi-dimensionale è
dilatata attraverso
stadi embrionali di trasformazioni, mutazioni e crescite secondo ritmi
musicali. Partendo da
questi concetti,
attraverso manipolazioni di funzioni ed equazioni di solidi fluidi detti
"hypermorf" , si vuole
visualizzare
il nuovo rapporto tra architettura e musica, tramite l'utilizzo delle nuove
tecnologie per gli sviluppi
progettuali.
link alla ricerca: http://des1.interfree.it
UPSIDEDOWN
THE SOUND OF
ARCHITECTURE
INTERATTIVITA'-
MUSICA - ARCHITETTURA esperimenti architettonici sulla musica di
Beethoven
MARINA LO RE, ANASTASIA LO SINNO, SIMONA MIELE, ALBERTO SANSI, ANDREA STOLZI
Sulla scia della
sperimentazione architettonica del '900 ci siamo rivolti al mondo della
musica affinchè ci
suggerisse delle
nuove spazialità. Dopo un attento studio musicologico abbiamo trovato
nel computer l'alleato che
ci ha permesso
di graficizzare dei suoni e creare una animazione tridimensionale che rappresenta
in astratto la
forma della
9° Sinfonia nei suoi vari aspetti. Pensando a dei sistemi architettonici
dinamici ed interattivi abbiamo
tentato possibili
applicazioni del modello a spazi reali, attraverso volumi e superfici in
movimento che derivano
dalle armonie
beethoveniane e cercano di restituirne le romantiche emozioni.
link alla ricerca: http://digilander.libero.it/upsidedown2002/
2aC2r
VIRTUAL IN-SANITY
Ricerca di uno
spazio ideale attraverso la stimolazione dei cinque sensi
Alessandra Martella - Anna Sanna - Carlo Giordani - Ramona Vitale - Roberta
Russo
Stimolare i
cinque sensi attraverso l'interattività per arrivare ad un'idea
di spazio ideale. Il protagonista (cliente)
del progetto
di simulazione, deciderà i ritmi e quindi i significati di quell'intermittenza
immateriale dei sensi,
manifestando
la consapevolezza del proprio essere. L'analisi delle qualità primarie
di ogni senso e la ricerca di
un interfaccia
per stimolarli ha portato alla concretizzazione dello spazio ideale che
ha trovato la sua applicabilità
nel "BUONSENSO":
Un ristorante D'avanguardia.
link alla ricerca: http://spazioinwind.libero.it/arvs/index.htm
VEDI IN ITALIANO "ABITARE" Luglio 2002 n. 419